di Tristan Garcia (Autore) Sarah De Sanctis (Traduttore)
NN Editore, 2018
“C’è una nuova droga sul mercato. Si chiama Alice e permette a chi la assume di rivivere il sé dei trent’anni, dei venti o perfino dei dodici. Chi non vorrebbe riprovare l’entusiasmo, le certezze, la sensazione di onnipotenza della giovinezza? Ci sono rulli di legno che vengono dal passato e portano incise le canzoni indimenticabili del presente, e forse anche del futuro. E poi ci sono dèi alieni che hanno perduto la fede, e realtà parallele dove la rivoluzione sociale è avvenuta davvero. “7” è un romanzo in sei quadri appesi sulla stessa parete, che insieme li contiene e ne illumina la posizione nello spazio e nel tempo. E i personaggi di queste storie, come surfisti temerari, cavalcano le onde per ritrovare quella parte di sé che crede ancora nel futuro, che ha ancora la possibilità di cambiare e di incidere sul destino con una nuova creazione originale. In bilico tra il distopico e il fantastico, Tristan Garcia gioca con il tempo, lo spazio e la memoria, con l’arte e la fede, con la realtà e la finzione. E ci consegna una Black Mirror letteraria piena di ironia, in un affresco disarmante del mondo e dell’uomo contemporaneo, che non hanno più nulla da desiderare se non la bellezza impareggiabile del passato.”
Sette capitoli, sette racconti apparentemente sconnessi tra loro ma che trovano unità nella settima e ultima storia, la più lunga e la più intricata. Uno spacciatore alle prese con l’allucinogeno che cambia la sua età.
Una rockstar scopre su misteriosi rulli l’origine della musica.
Una modella incontra l’opposto necessario alla sua bellezza.
Un’anziana comunista vive nel mondo che ha sempre sognato.
Un bambino in cerca di alieni mistici.
Un’umanità divisa da infiniti emisferi di clausura.
Un uomo che non muore.
Romanzo particolare, consigliato, non abbandonatelo neanche se i racconti iniziali non sapranno coinvolgervi da subito, tutti i racconti troveranno un punto finale di collegamento, piuttosto originale.
Simo Ce