Un paio di scarpette rosse – Joyce Lussu #GiornoDellaMemoria

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C’è un paio di scarpette rosse

numero ventiquattro

quasi nuove:

sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica

“Schulze Monaco”.

C’è un paio di scarpette rosse

in cima a un mucchio di scarpette infantili

a Buckenwald

erano di un bambino di tre anni e mezzo

chi sa di che colore erano gli occhi

bruciati nei forni

ma il suo pianto lo possiamo immaginare

si sa come piangono i bambini

anche i suoi piedini li possiamo immaginare

scarpa numero ventiquattro

per l’ eternità

perché i piedini dei bambini morti non crescono.

C’è un paio di scarpette rosse

a Buckenwald

quasi nuove

perché i piedini dei bambini morti

non consumano le suole.

Erri De Luca – Tu, mio #ErriDeLuca

Il ragazzo e il mare: l’avventura estiva di un adolescente del dopoguerra, l’incontro con la pesca, e con una ragazza più grande, col suo segreto, con il suo dolore per la perdita del padre in guerra, prima della fine delle vacanze. C’è un’estate brusca nell’età giovane in cui s’impara il mondo di corsa. In un’isola del Tirreno, in mezzo agli anni cinquanta del secolo, un pescatore che ha conosciuto la guerra e una giovane donna dal nome difficile, senza intenzione trasmettono a un ragazzo la febbre del rispondere. Qui si racconta una risposta, un eccomi, decisivo come un luogo di nascita.

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Libro n•6 un libro per ragazzi

È la storia del passaggio all’età adulta del giovane protagonista che passa l’estate a pescare con lo zio sull’isola di Ischia. La narrazione comincia come in un classico romanzo di formazione ma dopo poche pagine la svolta è inaspettata e irrevocabile, perché a differenza dei romanzi picareschi, l’estate, il mare, la pesca, gli anni 50 e la stessa Ischia non sono che una cornice che fa da sfondo all’evento richiamato più volte della grande guerra appena finita, incarnato dalla presenza della giovanissima ebrea Caia, appena arrivata dalla Svizzera, sopravvissuta all’olocausto. Ma non è nemmeno la solita storia sull’olocausto: Erri De Luca trova un nuovo genere di narrazione, un incrocio fra il mistico e il poetico per raccontare il coming of age di un giovane uomo chiamato in un’estate a pronunciarsi sul bene e sul male, in una terra di mezzo in cui sembra ancora possibile, anche se improbabile, agire sul passato per modificarlo. Bel finale.

Stefano Lillium