Stephen King, La zona morta

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dopo IT, continua la mia operazione recupero fondamentali di Stephen king (non sono mai stato un suo grande un fan premetto)
La Zona Morta è però uno di quei casi in cui forse preferisco il film di Cronenberg, il libro l’ho trovato avvincente (ma questo era scontato, l’ho letto in 2 giorni) ma indeciso tra l’essere un libro di antropologia politica (che è la parte migliore anche se poteva svilupparla anche più a fondo, ma resta sempre attuale se si pensa ai movimenti che girano attualmente in italia), un trattato di neuropsichiatria (qui ha fatto scuola, ma acnhe qui poteva giocarci molto di più) o un libro fanta-horror (componente che secondo me voleva evitare ma ogni tanto gli scappa). Nel complesso se It l’ho trovato un capolavoro, La Zona Morta l’ho trovato un libro interessante e divertente ma non allo stesso livello, molto più fumettone
diciamo 7,5

Nicola Gervasini

 

Marilynne Robinson – Gilead

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libro non semplicissimo e che necessiterebbe di una riflessione ogni 10 pagine…le questioni di fede del protagonista sono buone anche per chi la fede non ce l’ha, è un libro per padri che devono lasciare un’eredità a figli e per farlo devono prima fare i conti con il proprio passato, in cui magari spunta anche un figliol prodigo (che nella vita di tutti noi può essere una persona, un episodio, una storia rimasta moralmente irrisolta)
Grande scrittrice, forse visto che non è lunghissimo ma neanche breve gli manca un po’ di ritmo magari nei momenti di narrazione pura che avrebbero alleggerito un po’ la lettura, ma si vede che non è il suo registro.

Nicola Gervasini