Eric-Emmanuel Schmitt – La giostra del piacere

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Ogni tanto è giusto sondare anche le mode, se è vero poi che di Eric-Emmanuel Schmitt leggi anche bene qua e là e vedi che ha un curriculum lungo e di tutto rispetto…e così ho provato le quasi 700 pagine di la Giostra della Memoria, “ero-romanzo” che mi viene presentato come “Un’opera straordinaria in cui l’eros, l’amore e i sentimenti vengono trattati in ogni loro forma”. Stiamo parlando di un’opera finemente costruita con i suoi tanti (troppi) personaggi che vivono avventure erotiche di ogni tipo (penso che a controllare sull’indice di youporn si vedrà che non manca nessuna pratica all’appello). L’effetto dovrebbe essere di godimento sia per l’intreccio letterario e l’analisi delle diverse psicologie dei personaggi (?) sia di eccitazione e risveglio dei sensi. A me invece ha fatto l’effetto dei porno-soft anni 80, che da ragazzino guardavo solo perché non potevo accedere ai porno veri o al sesso vero…una inutile via di mezzo che non ha neanche il tono grottesco-ironico di un film di Tinto Brass. Schmitt scrive bene ma è troppo concentrato a cercare la pruderia o a sfidare il lettore ad accettare la libertà sessuale totale e politically correct. Non lo boccio totalmente perché ha dei momenti interessanti e la lettura scorre nonostante la lunghezza, ma la mia grande letteratura è un’altra cosa. E anche Rocco Siffredi è un altra cosa. http://www.edizionieo.it/catalogo_visualizza.php?Id=1264

Nicola Gervasini

 

Saul Bellow, Herzog

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uno di quei romanzi ENORMI del secolo scorso, Herzog di Saul Bellow è ancor più di opinioni di un Clown di Boll il libro per eccellenza dell’uomo che si deve ricostruire dopo il fallimento di ben due matrimoni, vita lavorativa, rapporti..tutto insomma….capolavoro anche perchè in fondo, pur nella sua visione cinica tipica ebraica, questo intellettuale che esprime tutta la sua delusione attraverso una serie di lettere mentali che scrive a persone del suo passato (fino ad arrivare a personaggi noti come il presidente degli stati uniti), è dotato di un gran senso di ottimismo e senso della vita che ad esempio il libro di Boll non aveva nel suo pessimismo cosmico.

Herzog invece vuole continuare a credere nelle persone nonostante tutto il male che gli hanno (e si è) fatto…

libro non facile da leggere, alcune digressioni accademiche non sono roba da tutti i giorni e per tutti, ma necessario.

Nicola Gervasini