Marc Augè, Tra i confini – città, luoghi, integrazioni

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“Viviamo in un’epoca in cui si creano dei grandi spazi economici, si disegnano dei grandi aggregati politici…e in cui, contemporaneamente, crollano imperi, si esacerbano i nazionalismi e in cui, su scala più ridotta, si moltiplicano i musei locali, la rivendicazione di lavorare nel proprio paese. A volte si parla, a questo proposito, di crisi di identità. ma questa è, per parlare più propriamente, una crisi dello spazio e una crisi dell’alterità. Era la stabilità dell’altro che rendeva l’identità concepibile e facile…Oggi la categoria dell'”altro” si è offuscata. Ma ciò non vuol dire che lo chauvinismo, il razzismo o lo spirito di classe siano scomparsi. Si potrebbe suggerire anche che, al contrario, per l’offuscarsi dei segni, questi possono conoscere espressioni particolarmente aspre. Non riuscendo a pensare l’altro, si costruisce lo straniero.”

Lazzìa