Bernard Malamud, L’uomo di Kiev

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Di Malamud avevo letto “il commesso” a detta di molti la sua opera migliore, secondo me “l’uomo di Kiev ” è ancora meglio. Gran parte del libro è ambientato in una cella d’isolamento di una prigione russa dove viene ingiustamente incarcerato un ebreo accusato di aver ucciso un bambino per scopi rituali. Il libro è vasato su una storia vera, le atrocità che avvengono sono inaudite, tanto da far dire al procuratore che segue il caso “è la situazione in questo disgraziato paese a darmi dei pensieri. La Russia è una nazione così complessa, ignorante, rassegnata, divisa, inerte. In un certo senso tutti noi siamo prigionieri qui”.
A oggi, non mi sembra che la situazione sia gran che cambiata.
Comunque, gran bel libro, nel 1966 vinse il Pulitzer e il National Book Avard. Nel mio piccolo, mi fa piacere!

Raffaella Giatti