Carlo Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica

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Libretto breve ma denso, che tocca alcuni degli aspetti più importanti della Fisica degli ultimi 100 anni, dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, con un approccio ovviamente ben poco matematico, ma più speculativo e filosofico.
Sono concetti che, avendo intrapreso studi tecnico-scientifici fin dalle superiori, un po’ mi hanno sempre interessato, e che peraltro in gran parte sono in qualche modo entrati nel nostro immaginario, ma devo ammettere che a leggerli espressi chiaramente tutti insieme si avverte un certo senso di vertigine.

Vertigine doppia, perché da una parte è la realtà descritta che ci lascia smarriti, senza un DOVE e un QUANDO come riferimenti bene o male fissi e inesorabili, dall’altra sono invece le menti che questa realtà l’hanno prima intuita, poi pensata e poi dimostrata che ci fanno sentire davvero piccoli tra i piccoli. Personaggi come Einstein e Bohr, che sono in grado di intuire nelle pieghe della realtà le tracce di qualcosa che va oltre alle loro stesse possibili percezioni possono solo lasciare smarriti e in un certo senso emozionati, come di fronte alla visione di una montagna che si sa benissimo di non avere la minima possibilità di scalare, ma che solo per la sua presenza ci fa sentire contenti di essere lì.

Luca Bacchetti

Kurt Vonnegut, Le Sirene di Titano

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Se pensate che in ciò che ha scritto c’è qualcosa di sciatto, forse avete ragione, ma rileggetelo, tanto per essere sicuri”.
Ecco, direi che la migliore recensione di un qualsiasi libro di Kurt Vonnegut possa essere questa frase scritta dal figlio nella prefazione di una raccolta di sui scritti postumi.
Le Sirene di Titano è invece uno dei suoi primi libri, pubblicato per la prima volta nel 1959.
La vicenda, come spesso capita per i libri di Vonnegut, è difficile da riassumere; e oltretutto sarebbe, francamente, poco attraente, almeno per me. A pensarci, se non conoscessi l’autore, la semplice lettura della quarta di copertina o dei risvolti, dove si leggono frasi giustissime ed esatte tipo: “Le Sirene di Titano è infatti una feroce satira sociale in cui l’autore si prende gioco della guerra, della religione e della finanza” non mi avrebbero sicuramente invogliato ad intraprendere un viaggio interplanetario tra la terra, Marte e Saturno assieme ad un improbabile miliardario e a seguirne le sue surreali avventure. Davvero non vorrei trovarmi nei panni di uno cui viene chiesto di scrivere la quarta di copertina di un libro di Vonnegut. Avete presente quelle serata passate a chiacchierare con i vostri amici più cari, ridendo a crepapelle, arrabbiandovi, commuovendovi anche, bevendo buon vino e mangiando tonnellate noccioline e pistacchi e patatine e perché non prendiamo un dolce e dai ancora un bicchiere e ma devo guidare e dai che ti accompagno io e si, ma allora smetti tu di bere…
Ecco, quelle serate che ti sembrano perfette e vorresti non finissero mai, che poi quando ci ripensi e le racconti, tu stesso ti trovi a pensare “beh? E perché mai è stata una serata così perfetta?”.
Ecco, questo libro è così.

Buona lettura.

Luca Bacchetti