Enrico Franceschini – Londra Italia #EnricoFranceschini #LondraItalia

libro che racconta con piccoli ritratti la little italy di londra.

londra

un insieme di professionisti della ristorazione, della finanza, dell’arte, del mondo accademico e di tutti gli altri settori che insieme potenzialmente formano, per numero di abitanti (tra ufficiali e ufficiosi), la quinta città più popolosa del nostro paese.

tutti raccontatano la vita ricca di stimoli di una città che, probabilmente unica insieme a new york, anticipa e detta i tempi delle tendenze mondiali.

carissima, frenetica, grigia, ma affascinante e ricca di opportunità. dove incontrare tutto il mondo, ma anche prendersi il lusso di essere anonimi e invisibili senza giudizi altrui a incombere.

un libro che trasuda amore per la capitale inglese e da cui l’italia esce come un bel posto dove passare le vacanze, ma che non offre molte garanzie di meritocrazia.

un volume che compiace certi stereotipi esterofili di chi – presente! – non sopporta più chi non rispetta le file e un sistema che premia più simpatia e furbizia che correttezza e rispetto.

con anche una punta di malinconica invidia verso chi ha avuto il coraggio di mettersi alla prova e sfidare la comodità di una vita senza binari prestabilito.

andrea sartorati

DESCRIZIONE

La “Little Italy” di Londra è la quinta più grande ‘città italiana’ nel mondo dopo Roma, Milano, Torino e Napoli, con circa mezzo milione di abitanti. Una meta invasa ogni anno da ondate sempre più grosse di immigrati del nostro paese in cerca di lavoro e di una società che premi il merito anziché la raccomandazione. Chi sono? Perché ci vanno? Cosa possono insegnarci? Enrico Franceschini lo racconta in Londra Italia (Laterza). I primi italiani che fecero impresa erano ristoratori, spiega Franceschini, ma adesso esportiamo banchieri, scienziati, avvocati, medici, persino scrittori. Il 57% è laureato, e l’89% è in possesso di un diploma scolastico superiore. È la parte migliore del nostro paese che se ne va, disposta a fare qualsiasi lavoro. Perché si fa serenamente gavetta in un luogo dove si è certi di fare carriera mettendoci la giusta, enorme, dose di talento e impegno. Chi non ce la fa, perché il clima le relazioni personali le piazze le primavere sono troppo pallidi rispetto ai nostri, torna indietro.

Una comunità che ad oggi, da vita alla quinta città più grande d’Italia, ma fuori dallo stivale. Un piccolo mondo, una dimensione che oggi è raccontata in queste 200 pagine di storie, racconti e curiosità su quello che vuol dire viverci in questa meravigliosa città italiana. Parliamo di Londra. Meglio, parliamo di Londra, Italia, la nostra comunità raccontata da una delle voci più autorevoli del nostro giornalismo, Enrico Franceschini.

Simonetta Agnello Hornby – La mia Londra #simonettaagnellohornby

“Quando un uomo è stanco di Londra, è anche stanco di vivere; perché Londra offre tutto ciò che la vita può offrire” SAMUEL JOHNSON

cop_low_la_mia_londra

Ed ecco concluso anche La mia Londra. Una personale guida turistica abilmente scritta da Simonetta Agnello Hornby sulla sua città d’adozione. Lettura estremamente piacevole, suscita un grande desiderio di tornare a Londra per scoprire anche quegli angolini meno noti che solo chi ci vive ed è animato da estrema curiosità va a cercare. Il racconto ha inizio nel1963 in occasione di un viaggio dell’autrice per imparare la lingua, la storia procede dal 1972 in poi, quando si trasferisce definitivamente a Londra dove ha messo su famiglia. Ricco di aneddoti personali, di descrizioni di luoghi e personaggi del passato e moderni che ci guidano nel cuore di questa grande città. Un’altra particolarità di questa libro è che ogni capitolo è introdotto da una frase di Samuel Johnson, considerato il letterato più illustre nella storia inglese nonché l’autore del Dictionary of the English Language. Personaggio interessante che ha suscitato in me una grande curiosità. Che dire un libro che consiglio a tutti, sopratutto a chi ha in programma una bella vacanza londinese.

gabriella simbula