Fair Play – Tove Jansson #Iperborea

fair

Buongiorno,

Permettetemi di rubare due minuti del vostro tempo in stile testimone di Geova per parlarvi di Fair Play di Tove Jansson, uscito venerdì 27 gennaio, edito da Iperborea.
Qualcuno di voi avrà notato la mia passione per Nostra Signora Iperborea Casa Editrice, retaggio degli anni dell’università in cui ovviamente i romanzi per Letterature Scandinave erano per lo più editi da loro.
Fortuna volle che fossi scelta per il seminario di traduzione finanziato da FILI (Finnish Literature Exchange) e Swedish Art Council che loro hanno ospitato negli scorsi due anni e quindi sono orgogliona di annunciarvi e condividere con Voi che questo gioiellino l’ho tradotto anche io, insieme ai miei favolosi compagni di seminario che cominciano a comparire qui e là su altri romanzi e a muovere i primi passi lungo questo sentiero.
Per me è meraviglioso aver avuto l’occasione di tradurre una scrittrice come Tove per Iperborea. E al di là delle markettate, questo è un bel libro. Spero avrete voglia di provare a leggerlo.
E se vi interessa la Scandinavia e non siete lontanissimi, vi segnalo la rassegna I Boreali che si terrà a Milano al Teatro Parenti questo fine settimana.
Grazie per l’attenzione. Puss och kram

http://www.iboreali.it/

Selena Magni

DESCRIZIONE

“Fair Play” è una tenera, delicata, luminosa storia d’amore e di amicizia tra due artiste straordinarie.

Mari e Jonna, due artiste, due atelier ai capi opposti di un grande edificio sul porto di Helsinki, e una casetta condivisa su una piccola isola solitaria davanti al mare aperto. Mari scrive, illustra, sogna, si fa domande, accoglie un maestro burattinaio russo che sacrifica il sonno all’arte, si appassiona a una donna sola al mondo che le chiede il senso della vita. Jonna dipinge, intaglia il legno e trova risposte, cerca di catturare la realtà con la sua cinepresa, ama i film western di serie B e i capolavori di Fassbinder, e mette mano al fucile da caccia quando c’è bisogno di una «sana spietatezza». Le loro personalità si scontrano e si confrontano attraverso dialoghi sagaci e silenzi che non hanno bisogno di parole, unite da un’urgenza creativa che riesce ogni volta a gettare una luce nuova sulle cose e sulla natura umana, a trasformare la quotidianità in una riserva di piccole epiche fuori dall’ordinario e di inattese rivelazioni. Definito da Ali Smith «una vera opera d’arte», Fair play è una partita a due, un gioco sottile tra due donne fieramente indipendenti che con ironia e nel rispetto inviolabile dei reciproci spazi mantengono sempre vivo uno scambio autentico, pungente, eppure pieno di tenerezza. Con la sua finezza di lingua e di sguardo, capace di cogliere il significato racchiuso nel gesto più semplice, Tove Jansson traduce in un gioiello letterario il rapporto con la donna con cui ha condiviso quarant’anni di lavoro e di vita, in un equilibrio lieve e rivoluzionario, all’insegna di quella libertà che accompagna una riuscita storia d’amore.

A CURA DI: KATIA DE MARCO Titolo originale: Rent spel Prima edizione: Gennaio 2017 pp. 160 Nazione: Finlandia Traduzione di: AA.VV.

Postfazione di: Ali Smith  Collana: Narrativa  Numero di collana: 274

 

Sette maghi – Halldor Laxness #Iperborea

settemaghi

Vi consiglio otto novelle di rara ironia, scritte davvero bene, intelligenti e portatrici sane di ammiccante poesia. Il volumetto si intitola Sette maghi (ed. Iperborea) e l’autore (amatissimo da molti grandi della letteratura) è Halldor Laxness. Quando le avrete lette, se vi capiterà, poi mi direte chi è secondo voi l’ottavo mago. Io credo sia la fede (nello stupore proprio della magia, ecco; nella profondità del sentire; nell’incoerenza delle immagini restituite dagli specchi in cui ci ostiniamo a volerci riconoscere), ma non oso insistere. C’è gente che perde il senno, qui; gente che ammazza dando alla morte un significato altro che invece non ha; gente che abbatte le barricate arroganti del potere con l’umiltà della sola onestà, intellettuale ed umana (prima umana, sì); gente che ama con il garbo e la prepotenza dell’amore che viene dalle viscere a cui però ci piace raccontare la favola che in realtà è venuto dal cielo. Si legge in un soffio, se qualche ora può definirsi soffio. Ed è respiro che apre i polmoni.
Buona domenica!

Rob Pulce Molteni

DESCRIZIONE

Epico, ironico, poetico, provocatore, è l’inclassificabile mondo di Laxness a rivivere in questa raccolta di novelle, che brillano del fascino e della potenza narrativa dei suoi grandi romanzi. Il lungo viaggio di Zhāng Qiān per scoprire le terre incantate dell’India; il garzone d’albergo di Reykjavík che in una nazione senza esercito sconfigge i fascisti e l’aviazione italiana; il sogno di gloria di un giovane contadino che diventa il nuovo Napoleone chiudendosi in un ovile; il dottor Anakananda, profeta di Bruxelles, guida spirituale per corrispondenza e procuratore di Nobel su commissione, che campa sulla superstizione innata nell’uomo diffondendo felicità. Otto storie che danno voce all’Islanda – con i suoi miti e le sue solitudini foriere di sogni, misteri e ingenue saggezze – ma spaziano in terre lontane, dalla Cina imperiale alla Sicilia degli anni Venti, alla Mongolia di Gengis Khan, intessendo la Storia con il quotidiano, la leggenda con esperienze autobiografiche, uno sguardo acuto sulla società e una comprensione profonda dell’animo umano. E che hanno come sotterraneo filo conduttore la «magia» di cui è capace ogni protagonista, intesa come quelle piccole straordinarie imprese che l’uomo sa compiere, nel mondo o dentro se stesso, quando ha la vocazione di andare oltre i confini ammessi, le regole imposte, i facili conformismi, o la sensibilità di accettare i propri limiti. Con lo stesso genio Laxness crea questi otto prodigi letterari. Sette maghi: l’ottavo, viene da dire, non può che essere lui.