Alessia Gazzola – Una lunga estate crudele

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E pertanto, nonostante il periodo inadatto allo sciuè sciuè social, ho adocchiato qualche giorno fa il post di qualcuna (lode lode lode, palesati cara che così te ringrazio!), che segnalava l’uscita di un Alessia Gazzola (c’è un perché all’assenza di apostrofo, nun rompete l’accozzaglia). Ora, per chi non la conoscesse, la Gazzola è una medichessa legale nonché autrice di una serie di giallonzi seriali, la cui protagonista, Alice Allevi, è una specializzanda in medicina legale, simpatica e casinara. Io la seguo da sempre la Allevi, datosi che le sue disavventure coniugano il farlocco col giallastro. Poiché c’è l’ammore e lo sciopping e il tè verde, talora persino qualche fiore, potremmo catalogare sti tomi nella categoria farlocchi ma essendoci puranco un che di intreccio canarino (ce stanno li morti e pure l’assassini, ambè), proporrei di inquadrarli come semi-farlocchi (e m’accompagno da me).
L’ideale per la quasi nulla capacità di concentrazione de sti giorni appena appena piovosi (che bel rumore sta ceppa, oserei dire) piumino, cane, siga, l’Allevi, gradevole, leggera, pasticciona, mi garba sempre, alla fin fine.

Alessia Gazzola – Una lunga estate crudele

Lazzìa

Aleksandar Hemon – Il progetto Lazarus

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E’ colpa mia, lo so perfettamente. Sto periodo incredibilmente fatico a perdermi nelle pagine e se a ciò aggiungiamo che il cartaccio alla sera mi ammazza definitivamente, ecco che il giudizio non potrà che essere ottuso dalle condizioni fisico-ambientali. Imperciocchè , dove il precedente “Libro delle mie vite” mi aveva folgorato, questo non ci è riuscito. La storia dell’aspirante scrittore Brik, bosniaco immigrato nella terra promessa, che vorrebbe raccontare la storia di Lazarus, ebreo sopravvisuto ai pogrom e a sua volta immigrato a Chicago, che nel 1908 viene ucciso dal capo della polizia semplicemente perché è “diverso” e quindi minaccioso, spaventoso.
Tutto avrebbe potuto far scattare l’ammore verso questo tomo e invece, invece no. Mi sa che questo per me può essere solo il tempo per libri farlocchi, libri carini e leggeri.

“Qualcuno spia da dietro una tenda della casa di fronte, il volto cinereo contro lo sfondo scuro. E’ una giovane donna: lui le sorride e lei si affretta a tirare la tenda. Tutte le vite che potrei vivere, tutte le persone che non conoscerò mai, che mai sarò, sono ovunque. Il mondo è tutto questo.”

Aleksandar Hemon – Il progetto Lazarus