Stieg Larsson – Uomini che Odiano le Donne

Armanskij aveva difficoltà ad accettare che la sua ricercatrice migliore fosse una ragazza pallida, di una magrezza da anoressica, con i capelli cortissimi e il piercing a naso e sopracciglia. Sul collo aveva tatuata una vespa lunga due centimetri e intorno al bicipite del braccio sinistro una serpentina. Nelle occasioni in cui aveva indossato indumenti leggeri, Armanskij aveva anche potuto constatare che aveva un grande tatuaggio raffigurante un drago sulla schiena. Per natura aveva i capelli rossi, ma li tingeva di un nero corvino. Sembrava sempre che si fosse appena svegliata dopo un’orgia durata una settimana in compagnia di un gruppo hard rock.

Stieg Larsson – Uomini che Odiano le Donne

stieg larsson

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Molto buono il primo romanzo della trilogia nota come Millennium. L’avrete ormai già letta tutti, posso solo dire che mi aspettavo più un moderno thriller mentre per gran parte del romanzo mi è parso più un classico giallo ben costruito.
Non fosse stato per le ultime cento pagine che ho trovato piuttosto noiose, probabilmente avrei dato punteggio pieno. In tali pagine, il mistero principale è stato già risolto e viene narrata una storia di contorno che non ho apprezzato particolarmente. Chissà, magari serve da introduzione al prossimo capitolo…lo scoprirò solo leggendo.

Massimo Arena

Selena Magni: Secondo me questa trilogia ha svariati pregi:
-ha aperto la strada al filone “giallo scandinavo” che anche se mo’bbastaveramenteperò ha fato in modo che si accendesse l’attenzione verso il nord che non è solo gialli.
-ha dato al mondo un’eroina come L
isbeth, di cui si sentiva molto il bisogno e che penso ancora si faccia ricordare perchè ribadisco che ci servono più Lisbeth e Jane Eyre e meno Anastasie Steele.
-ha scosso l’ideale di paese idialliaco che il resto del mondo ha della Svezia e gli svedesi stessi, che nonostante l’effetto Palme, ogni tanto ci credono che tutto va bene e certe cose lì da loro non le fanno e non succedono.

L’evento

Il giro di vite, Lettura di gruppo

Guida Spirituale del nostro Diktator Bookclub:

Camilla Watery: Un giorno facciamo un evento in real life, zero internet, zero telefoni, e davanti a un camino, vestiti come ggenti dell’ottocento, ci raccontiam le storie. Chi risulta meno noioso vince che non prende la peste.

Lorenza Inquisition Io non sono capace di raccontare! Zerella proprio. Ahahha però ci vengo.

Nicola Gervasini sarebbe una grande idea Camilla Watery.

Camilla Watery Lorenza, puoi sempre far una gran scena, farci aspettar un giorno o due, e poi leggerci un manoscritto di una defunta tata. Ve’ che se mettete like io vi conto, eh!s to già a pprenota’ ‘r camino. A far legna ci mandiamo Douglas. Sennò aspettiam primavera come i cervi. 

Martina Viel Posso mettermi un cappello con la veletta davanti? ti prego! Ti prego! Ti prego!

Lorenza Inquisition Vabbene dai, mettitelo!

Lalab Bianchi lorenza, tu non sei capace di raccontare? pfui. e quello che scrivi, allora?

Camilla Watery No ma tu DEVI metter la veletta. Io invece pettinatura da Jane Austen e ventaglio in mano per scacciare la peste. 

Lorenza Inquisition Ma raccontare parlando dico! Scrivere è un’altra roba. Cooomunque torniamo al look. Io un mantello di velluto. Eh sisi mantellino e vai.

Valeria Capellaro Caviglie coperte, mi raccomando!

Lorenza Inquisition Stivaletto di capretto! (allitteratiòn)

Lalab Bianchi facciamo così. che tu lo scrivi poi lo racconti a voce 

Massimo Arena Vabbè, io allora inizio a fumare la pipa

Camilla Watery Ti conviene farlo! Cit. Simpsons

Massimo Arena E il tweed con cappello da Sherlock Holmes (sempre stato il mio sogno)

Lorenza Inquisition Spero tu abbia certezza che solo e solamente basil rathbone non sembra un deficiente con su quel cappello

Massimo Arena Basil! 

Camilla Watery Anche a me non sta malaccio.
Ho quel cappello.
Sì, Massimo, te lo presto.