Irene Nemirovsky – I cani e i lupi #irenenemirovsky

Ada ebrea russa di inizio secolo è da sempre innamorata del cugino Herry ma lui sembra irragiungibile causa differenze sociali e materiali – c’è tutto quello che vi aspettate, amore, soldi, odio raziale, tradimenti, sogni, gelosia, rinuzie, rinascite…romanzo del 1940 ma scritto in maniera fresca e moderna….bello: 8

anna maria bignotti

cani-e-lupi

I cani e i lupi viene pubblicato nel 1940 con il titolo francese Les chiens et les loups a Parigi ed è l’ultimo libro scritto da Irène Némirovsky. È stato ripubblicato in Germania nel 2007 dopo la riscoperta di Suite francese (2004).

Racconta la storia di tre esuli sconsolati Ben, Harry e Ada. Il peso della società e l’ineluttabilità del destino sono al centro della narrazione, che evoca l’amore folle di due giovani ebrei uniti da un lontano ricordo. Ada, un’artista ribelle, e Harry, il figlio viziato di una ricca famiglia di banchieri, sono predestinati a incontrarsi, quasi magicamente, prima nel ghetto di una piccola città ucraina e poi a Parigi. Tragicamente attratti l’una dall’altro, portano con sé un ineludibile senso di perdita. Sono cullati dalla malinconia e destinati alla separazione. Il romanzo è una testimonianza delle radici profonde degli ebrei orientali che, anche se vengono apparentemente assimilati, grazie al denaro e alle relazioni famigliari, restano sempre vincolati ai legami di sangue e di razza che non possono essere sciolti nemmeno dall’amore. Némirovsky mescola sempre lo stesso mazzo di carte, traendone figure sempre nuove. Un romanzo sull’infanzia e l’innocenza perduta e un capolavoro della letteratura mondiale. Ma anche una profezia sul destino della scrittrice, che da lì a pochi mesi l’avrebbe trascinata ad Auschwitz, lei, ebrea emancipata e convertita al cattolicesimo, nuovamente confusa con la “marmaglia giudea” e avviata alla morte, senza più un nome.

Irene Némirovsky, Suite francese

10898308_10203407201556492_9039512762349730529_n

Attratta da un titolo così bello, ma un po’ delusa dal romanzo rimasto incompiuto dall’autrice morta in circostanze terribili.
La seconda parte l’ho trovata un po’ noiosa e ripetitiva.
Interessante comunque la descrizione di come sia andata all’inizio della guerra nel momento dell’occupazione tedesca in Francia.
Ciò che mi ha più colpito è stata la descrizione dei soldati tedeschi che ne escono bene, bravi ragazzi, educati, costretti a sottostare alla triste contingenza. Ma si era solo all’inizio, poi anche per loro il prezzo è stato altissimo.
L’altra cosa che risalta è che chi fa affari durante la guerra non ha bandiera e tutto va bene per fare cassa.
Alla fin fine il libro si è lasciato leggere.

Raffaella Giatti

O. E com’è morta, se si può sapere?
Lorenza Inquisition Auschwitz 
Marzia Akosua Raimondo Non so se riuscirei mai a leggere un’opera incompiuta! E adesso riesci a darti pace?
Raffaella Giatti L’ho presa come uno scatto di fotografia. Non c’è niente di sospeso che poi il seguito della guerra abbia ribaltato completamente. Se si pensa che nel romanzo i tedeschi sembravano i vincitori….
Paola Castelli Io l ho adorato. ..romanzo corale stupendo
Anna LittleMax Massimino Lo adoro. Tra i miei libri della vita