Brunella Gasperini era una giornalista che negli anni 70 scriveva sul Corriere, e teneva una rubrica seguitissima dalle nostre mamme e nonne su Annabella: si districava con eleganza su temi scottanti come la rivoluzione sessuale e i referendum sull’aborto e sul divorzio, e con un po’ di ironia e grande umanità cercava di dare risposte sensate senza prendersi troppo sul serio.
Quando ero piccola ho divorato i suoi romanzi, L’estate dei bisbigli e Le note blu, e tutto il ciclo delle sue Cronache Familiari: una donna e altri animali. E’ una scrittrice piccina, da salotto. Scrive leggera del compagno che grida, un perenne urlatore, dei figli che ridono e suonano e viaggiano, di lei che corre dietro ai cani, dietro al direttore che vuole articoli, dietro alla famiglia per tenerla unita. Fa ridere, ma spesso anche commuove. Da qualche parte c’era anche un libro che raccoglie le lettere della sua rubrica, risposte sensate ma sempre empatiche a donne di un’Italia che non c’è più: il marito, l’amore, i figli, la suocera. Che fare? eh.
Il galateo è l’unico libro che è per ora pubblicato in digitale, ed è assurdo: la scrittrice trovava noioso che negli anni 70 si dovessero seguire le regole di un Galateo che i suoi nonni ai primi del novecento avevano deciso. E così lo riscrisse, adattandolo “all’età moderna”. Ora naturalmente lo leggi e sorridi: le pubblicazioni, l’annuncio del fidanzamento, le telefonate se si è in casa d’altri.
Ma è bello lo stesso perchè è una vecchia amica che alla fine ti dice cose che già sai: mai ostentare, mai pensare di essere chissà che, ridere se si può, suvvia.
Mi chiedo che penserebbe se si trovasse oggi in un ristorante: suvvia tesoro, sei a cena col fidanzato, non sei contenta che l’hai trovato? devi proprio ignorarlo tutta la sera per stare sul social coso? E tu, Marcantonio, una così bella figliola, e invece che guardarla negli occhi scorri le foto dei figli dei tuoi colleghi? sul serio?
Lorenza Inquisition
