Letto su vostro suggerimento.
Bello, mi è piaciuto: nonostante sia un mappazzone di quasi 700 pagine si legge velocemente e non ci sono cali di tensione. Diciamo che secondo me si perde un po’ sul finale o meglio, subisce l’effetto Lost: tantissima carne messa al fuoco , cucinata e cotta benissimo ma poi impiattata un po’ alla cazzo.
(non so perchè sto scrivendo come se fossi Bruno Barbieri, perdonatemi)
Ho scoperto solo grazie a questo titolo che Grangè è anche quello dei Fiumi di Porpora (avevo visto solo il film) e allora diciamo che i punti forti e deboli mi sono anche apparsi piu’ chiari, poi per chi l’ha già letto possiamo spoilerare in santa pace nei commenti.
Alessandro Dalla Cort
Lorenza Inquisition: a me sono piaciuti molto La linea nera e L’impero dei lupi, e direi anche I fiumi di porpora, che è abbastanza diverso dal film, molto meno moscio. Comunque lui è così, scrive feuilletton maracabri, a volte esagera, però ti tiene inchiodato. Ammè me piasce.


