Mozart era un figo Bach ancora di più – Rampin / Armellini

Già il titolo “Mozart era un figo, Bach ancora di più” non lascia dubbi sulla vocazione “divulgativa” di questo libro.
I puristi storceranno il naso per la narrazione per somma di aneddoti delle vite, e delle opere, dei maestri della musica. Gli stessi puristi borbotteranno per le semplificazioni nelle spiegazioni di teoria musicale.
Gli altri, invece, secondo me si divertiranno molto e si segneranno almeno un paio di titoli da mettere in qualche playlist perché sì Mozart era figo (Da Ponte molto di più), Bach non scherzava, ma anche Bartok e Berlioz ed Edgar Varese…

Francesco M Landolfi

mozart

Che cos’è la musica classica?
«È un’avventura dello spirito, uno spiraglio verso altri mondi, un toccasana per la salute mentale e fisica; è una meravigliosa ginnastica per la mente, e all’occorrenza anche per il corpo, uno strumento formativo per tutte le età, un ausilio pedagogico insostituibile per i cervelli più freschi e un ottimo modo per tenere in forma quelli più in avanti con gli anni; una sonda per scendere in profondità dentro noi stessi; una strada per superare le differenze culturali e sociali; l’ingrediente supremo per stabilire un contatto tra persone che non si conoscono; la via maestra per il mondo della fantasia e dei sogni; un mistero appassionante per i neuroscienziati; uno dei modi migliori per evocare emozioni, indurre cambiamenti negli stati d’animo in tutti gli esseri umani, compresi i neonati e quelli che ancora soggiornano nella pancia della loro mamma; poesia senza parole; pittura senza colori; scultura senza materia; architettura senza mattoni; vibrazione che supera le barriere mentali; forma di terapia e… fermiamoci qui, perché nessuno riuscirebbe a descrivere adeguatamente tutto ciò che è la musica classica. Il suo solo difetto è che tende a trasformarsi rapidamente in ‘droga’: dopo un po’ che l’avrete assaggiata non riuscirete più a staccarvene».

Thomas Brussig – Litania di un arbitro

Thomas Brussig – Litania di un arbitro

brussig

Piccolo libro…
Come da titolo è uno sfogo di un arbitro mentre abbandona il tribunale dove è stato imputato e querelante in un processo (l’arcano viene spiegato alla fine).
Monologo ambientato a Berlino poco dopo la riunificazione.
Graffia a tratti, riflessioni sul calcio (autore è tifoso moderato) sul ruolo necessario dell’arbitro.
Ovviamente il sotto testo è molto più profondo (il potere, la responsabilità, la necessità e il dovere del controllo) o, almeno, così l’ho interpretato.
Oggetto “libro” molto ben fatto, bello da sfogliare.
In appendice un memoire della vita dello scrittore da tifoso nella Germania orientale prima e dopo la riunificazione.

Francesco M. Landolfi

andrea aletto: Grandissimo autore. Io ho letto “Fino a diventare uomini” più o meno sullo stesso tema, con un’interessante postilla finale sul calcio DDR (ad esempio, le presenza in nazionale di Joachim Streich sono state riconosciute dalla DFB solo dopo che Jurgen Kohler, quindi un Wessie, le aveva superate…). In fondo al viale del Sole è un libro che mi è rimasto nel cuore. Eroi come noi meno.

andrea Sartorati segno! della stessa casa editrice segnalo “voglio la testa di ryan giggs”, Galss Rodge, divertente storia alla sliding doors con protagonista involontario il fuoriclasse gallese