Devo dire che la disfida mi sta appassionando ancor più dei “semplici” 50 da raggiungere. Quando ho letto del libro ambientato nella mia città natale ho pensato subito che mi sarei dovuta accontentare di un luogo vicino perché erroneamente pensavo che la mia giovane cittadina non offrisse materiale letterario. E qui casca l’asino! AH!
Non immaginate il piacere nello scoprire che invece esiste una letteratura!
Non saranno altissimi romanzi, ma almeno costituiscono materiale autentico sugli albori della città fondata nel 1936, in pieno regime fascista.
Così mi sono fatta trascinare dai “frammenti” di Pietro Nencini, figlio del primo farmacista del paese, che fornisce dei veri e propri flashback relativi alla vita e alla crescita da piccolo borgo rurale a cittadina industriale dell’Agro pontino. Interessante nonostante non sia scritto in maniera eccelsa e non segua il filo di un racconto.
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