Capita, solo a volte, di comprare un ebook in offerta solo perché ti piace il titolo, non sai niente dell’autrice, nessuno te lo ha mai consigliato, niente, ti piace solo il titolo. E ti ritrovi in una storia lieve, coinvolgente e profonda, con personaggi ben delineati, senza sbavature, con cui entri subito in sintonia e ti fai così catturare e lo divori.
In Niente caffè per Spinoza si parla di un incontro tra due vite diversissime: un vecchio professore di Filosofia ormai cieco e una giovane, ma non così tanto, donna con una vita molto precaria sotto parecchi punti di vista, e si parla di cura, di imparare a prendersi cura di sé curando gli altri. E così in quella casa disordinata e caotica ma piena di luci e di colori e di suoni, con i libri sparpagliati ovunque e che si aprono a dir la loro sulle cose quotidiane della vita per bocca di parecchi filosofi (Pascal, Epitteto, Aristotele, Epicuro e pure Hegel) Luciano, il professore, e Maria Vittoria la badante-lettrice, vanno riassestando il loro cammino di vita.
“Ne sceglieva uno al giorno per regalarlo – Ma non le dispiace un po’? – No, sarei egoista e ingeneroso se non li lasciassi volare verso il traguardo.”
Il tutto in una Livorno quanto mai viva, brulicante, luminosa e ventosa che fa ripensare alla Livorno di Caproni. Lo stile è sobrio e vivace senza mai scivolare in una mordacia un po’ troppo toscana, giusto un po’ di colore dialettale e piacevoli inflessioni regionali.
Insomma ve lo consiglio, credo sia ancora in offerta. Dimenticavo: per chi ama la filosofia, e leggere (ovviamente!).
Pia Drovandi