Luca Bianchini – Dimmi che credi al destino

Luca Bianchini – Dimmi che credi al destino

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“La felicità ti prende sempre quando sei di corsa” •Dimmi che credi al destino, Luca Bianchini•
Il romanzo è ambientato a Londra, parla dell’Italian bookshop gestito dalla fantastica Ornella Tarantola. Bianchini si è ispirato a eventi veri (la libreria rischia davvero la chiusura a causa della vendita del palazzo che la ospita), tessendo la trama di un bel romanzo, con personaggi unici e caratteristiche particolari, cifra dell’autore. La nota comica non manca mai, affidata in questo caso all’amica fraterna della protagonista, Patti, correttrice di bozze (e la Mondadori ne avrebbe davvero bisogno!), che rincorre l’eredità della zia, rincorre il tempo che passa, amante delle scarpe.
Ci sono poi Diego e Clara, napoletano uno, italiana l’altra vedova di un inglese di Londra nord. Ci sono i pesci Russel & Crowe, attrazione della libreria. C’è Mr. George, il vecchio e saggio amico di Ornella.
Luca Bianchini è un autore che leggo da molti anni. Mi piace molto il suo modo di scrivere. Questo è il suo settimo romanzo (oltre alla biografia di Eros Ramazzotti), che viene pubblicato a distanza di 2 anni da “Io che amo solo te”, che lo ha portato al successo e che presto diventerà un film diretto da Marco Ponti.
La storia mi è piaciuta, ben sviluppata, coinvolgente pagina dopo pagina, unica pecca: un finale un po’ frettoloso. Protagonista incontrastata é Ornella che tenta di salvare la sua libreria e la sua vita. È un buon romanzo che consiglio a tutti coloro che vogliono passare qualche ora di leggerezza. Voto 7.
In generale, dell’autore consiglio “Siamo solo amici” e “Instant love” che restano per me i suoi migliori romanzi!

federica giancane

Stoner, John Williams

stoner

Ho finito di leggere “Stoner” (6/2015).
Ringrazio questo gruppo per avermi fatto scoprire questo libro. Una storia normale, una vita anche banale e noiosa, non eccezionale, raccontata magnificamente.
Ho letto tante recensioni, oltre ai vostri pareri, e il comun denominatore era “capolavoro”. E sono d’accordo. L’autore ha scritto straordinariamente questa storia. Williams ha uno stile che mi ha colpita molto, la narrazione è fluida, alcune descrizioni così reali, io vedevo ciò che leggevo. Sentimenti ed emozioni raccontati così bene da entrare in empatia con il personaggio. Posso dire di aver letto un romanzo, un bel romanzo, capace di emozionarmi, di farmi riflettere, sulla vita, sulle scelte, sull’accettazione impassibile degli eventi e del tempo che passa, sull’amore, sulla famiglia. Consiglio anche io questo libro, a cui do un bel 9 come voto!

Federica Giancane