Jean Cristophe Grangé, Il giuramento

10959843_10206242894499942_2548293366625070264_n

Pre-embolo:
v’ho chiesto un consiglio, me l’avete dato e adesso vi tocca.
Come dice mamma mia, nessuna buona azione resterà impunita.

Embolo:
Jean Cristophe Grangé, Il giuramento
Il titolo originale in francese è Les serment des limbes, il giuramento del limbo, perché limbo in francese è plurale
e questo qualcosa significa. Perché mica c’è un limbo solo. C’è ne é uno in salita ed uno in discesa, sempre che
si possa far impunemente una topografia dell’aldilà. Vojo dì, dopo Dante e Santa Romana Chiesa. Insomma, ci siamo capiti.
Sta di fatto che questo il libro vi propone: un bel bivio nel limbo, da una parte o dall’altra. Luce bianca o luce rossa.
Pare Matrix. E invece è L’esorcista: con l’insonnia, le Legioni, Pazuzu e tutto il resto.
Perché dai “limbi” qualcuno torna: vuoi perché
di morire voglia proprio non aveva, vuoi perché uno stronzo di medico terapeuticamente accanito lo trovi sempre, vuoi perché si è
trovato un sanpietrino di merda nelle mutande, scorgendo, alla fine del tunnel, la luce sbajata. Rossa, ma rossa.
E torna incazzato dibbrutto, credete a mmé.
Insomma, ci stanno ‘sti due ragazzini, amici amici che manco Uhlman, e tanto ferventi credenti ma ‘na passione che devono diventare papi e santi e invece no.
Invece, restano amici ma decidono che farsi preti è troppo comodo e allora in Africa, in Bosnia e poi poliziotti per le strade di Parigi.
Che il Male si combatte a sganassoni e pallottole, mica in sottana.
Giusto.
Solo che il male ammazza e ammazza male.

Prognosi:
Grangé scrive bene, letteratura bassa, di consumo che si consuma bene.
En plus: è cinematografaro e si legge, ogni pagina è sceneggiata e scenografata a mestiere.
Riferimenti cine: L’esorcista, Il silenzio degli innocenti, Il nome della Rosa, Seven.
Vi dovrebbe piacere.
Anzi, vi è già piaciuto: me lo avete consigliato voi…

Fabrizio Vecchia

4992752955 (1)

 

Robert Crais, L.A. Requiem

Robert_Crais_-_L_A__Requiem

Robert Crais – L.A. Requiem

Una roba a metà fra gli Hap & Leonard di Lansdale
e
i Kevin Spacey e Russel Crowe* dell’ Ellroy di L.A. Confidential.

*(ho sovrapposto i nomi degli attori ai personaggi, mi volete colpevolizzare per questa cazzata?)

E adesso ho citato Joe Pesci.
Merito di morire o che almeno mi citofoni la Kim Basinger di quindiciannifa’.
Néll’uno (morire, non son morto) néll’altra (Kim, my dear, non citofona).

Se avessi una tavoletta Ouija mi scriverebbe “MORTACCI TUA”: Jim Morrison, buonanima, perché manca soltanto L.A. Woman.
Jimmy, che te possino, sta’ bbono che se non era pe’ Manzaretto servivi ai tavoli.

Vabbè, veniamo a noi.

Poliziescaccio, pallottole, impronte, scientifica.
L.A.P.D.(non la cercate in streaming): lo stronzo, il fascista, il violento, perdonate le ripetizioni.

Il Serial Killer, majuscolo e dopato. Intelligentissimo, ma cretino.

Gli eroi: sono fichi ‘na cifra.
Uno, Elvis Cole: c’ha un nome ridicolo, ma sta sul pezzo, capisce, è omo pe’ esse’ omo e in quanto omo (s)charma dapertutto, ma scopa quasi zero.
E’ la voce narrante, o cuggino nel narratore, se capisce daje, ma simpatico ‘na cifra. Di piazza Trilussa, angolo Mulholland drive (dimenticate, per il vostro e mio bene, Lynch).
L’altro, Joe Pike, a cui Rambo s’ispirò senza successo, povero cucciolo:
avete presente quei 350 film in cui a John Wayne tutto solo E FERITO MORTALMENTE continuano a sparare in carovane da 12×30?
Ecco, a Joe Pike je fanno una ricca pippa, se capite le metafore.
Questo è uno che con una mano ve mena e con l’altra ve spolvera il vestito della comunione.

(Se pensate che questa recensione sia tutta shpalmata di concetti sessisti, dovete leggere il libro ed incontrare le figurine dei personaggi femminili, quelle col pisello calibro 357 e quelle con le tette proteggimondo).

C’é pure uno in carrozzella, un po’ fascio, un po’ mafio e un po’ nonno tanto caro.
Qualche cliché forse manca, ‘nse po’ ave’ tutto.
Ma il libro, alla fin fine è godibile.

Scrittura scorrevole, ironica e piacevole.
Io, en tout cas, mi son divertito.

(e grazie ancora a chi me lo ha consigliato)

Fabrizio Vecchia

Robert Crais - L.A. Requiem</p><br />
<p>Una roba a metà fra gli Hap & Leonard di Lansdale<br /><br />
e<br /><br />
i Kevin Spacey e Russel Crowe* dell' Ellroy di L.A. Confidential.</p><br />
<p>*(ho sovrapposto i nomi degli attori ai personaggi, mi volete colpevolizzare per questa cazzata?)</p><br />
<p>E adesso ho citato Joe Pesci.<br /><br />
Merito di morire o che almeno mi citofoni la Kim Basinger di quindiciannifa'.<br /><br />
Néll'uno (morire, non son morto) néll'altra (Kim, my dear, non citofona).</p><br />
<p>Se avessi una tavoletta Ouija mi scriverebbe "MORTACCI TUA":  Jim Morrison, buonanima, perché manca soltanto L.A. Woman.<br /><br />
Jimmy, che te possino, sta' bbono che se non era pe' Manzaretto servivi ai tavoli.</p><br />
<p>Vabbè, veniamo a noi.</p><br />
<p>Poliziescaccio, pallottole, impronte, scientifica.<br /><br />
L.A.P.D.(non la cercate in streaming): lo stronzo, il fascista, il violento, perdonate le ripetizioni.</p><br />
<p>Il Serial Killer, majuscolo e dopato. Intelligentissimo, ma cretino.</p><br />
<p>Gli eroi: sono fichi 'na cifra.<br /><br />
Uno, Elvis Cole: c'ha un nome ridicolo, ma sta sul pezzo, capisce, è omo pe' esse' omo e in quanto omo (s)charma dapertutto, ma scopa quasi zero.<br /><br />
E' la voce narrante, o cuggino nel narratore, se capisce daje, ma simpatico 'na cifra. Di piazza Trilussa, angolo Mulholland drive (dimenticate, per il vostro e mio bene, Lynch).<br /><br />
L'altro, Joe Pike, a cui Rambo s'ispirò senza successo, povero cucciolo:<br /><br />
avete presente quei 350 film in cui a John Wayne tutto solo E FERITO MORTALMENTE continuano a sparare in carovane da 12x30?<br /><br />
Ecco, a Joe Pike je fanno una ricca pippa, se capite le metafore.<br /><br />
Questo è uno che con una mano ve mena e con l'altra ve spolvera il vestito della comunione.</p><br />
<p>(Se pensate che questa recensione sia tutta shpalmata di concetti sessisti, dovete leggere il libro ed incontrare le figurine dei personaggi femminili, quelle col pisello calibro 357 e quelle con le tette proteggimondo). </p><br />
<p>C'é pure uno in carrozzella, un po' fascio, un po' mafio e un po' nonno tanto caro.<br /><br />
Qualche cliché forse manca, 'nse po' ave' tutto.<br /><br />
Ma il libro, alla fin fine è godibile.</p><br />
<p>Scrittura scorrevole, ironica e piacevole.<br /><br />
Io, en tout cas, mi son divertito.</p><br />
<p>(e grazie ancora a chi me lo ha consigliato)