Eshkol Nevo – La simmetria dei desideri

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Ho iniziato questo libro. Nella quarta di copertina lo scrittore Alessandro Piperno dice: “Era dalle Avventure della ragazza cattiva di Vargas Llosa che non mi divertivo tanto”.
Ora, la mia domanda è: “Egregio signor Piperno, ESATTAMENTE dov’è che lei ha trovato tutto questo gran divertimento? Perché io sono a pagina 124 e finora ho trovato solo tonnellate di angoscia come in pochi altri libri letti quest’anno. In attesa di un cortese riscontro porgo distinti saluti.”

Finito “La simmetria dei desideri”. Ribadisco: Piperno, divertente?? Ma de ché??? Triste, intenso, emozionante. Davvero bello. Da evitare come la peste se si è in uno di quei momenti in cui i pensieri sono un po’ cupi…

Adesso, per rinfrescarmi un po’ la mente come dice Stefania, mi disintossico con un romanzo di Nora Roberts dove tutti sono bellissimi, sexissimi, dolcissimi, intelligentissimi e tutto quello che di positivo può esistere con un issimo in fondo.

Anna LittleMax Massimino

 

Eshkol Nevo – Nostalgia

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non so bene perché ma sono irresistibilmente attratta dalla letteratura israeliana. eppure questo autore mi era colpevolmente sfuggito. per fortuna c’ho i miei informatori e ho colmato il vuoto, prima con “la simmetria dei desideri”, poi con “neuland” e ora con questa “nostalgia”, il suo primogenito.
non sono rimasta delusa, ho già nostalgia di nostalgia. un libro bellissimo, secondo me. sono stata al Castel, ho vagato per Gerusalemme e Tel Aviv, ho amato Amir e Noa e Saddiq e Sima e Moshe e soprattutto Yotam, di un tenero amore. ho riparato gli occhi dal sole, ho camminato per l’uadi e ho mangiato kubbeh, a strafogarmi.
Amir vuole diventare psicologo e durante il suo tirocinio conosce un matterello, Shmuel. e Shmuel un giorno gli dice:
“… le persone riempiono il mondo con il loro dolore. Capisci, nel petto di ogni uomo c’è un sole di dolore e tristezza, un sole che emette raggi ardenti. Se sei ben protetto, quei raggi non ti penetrano. Ma se non sei protetto, il dolore delle persone a te vicine ti entra dentro e ti brucia dall’interno…Non c’è strato che mi protegga dall’angoscia del mondo.”

Lazzìa