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Jane Austen – Emma
No.
Avevo la vocina che diceva “nun lo fa, nun lo fa, chettefrega, pia nantra cosa, che ne so, “Io Rocco”, una qualsiasi ma quello no”.
Ma niente, non l’ho ascoltata.
E dire che i segni, c’erano.
Un film con la Paltrow.…
Voglio dire.
La Paltrow.
Una che ha chiamato la figlia Mela.
Che ha sposato il cantante del gruppo più soporifero dei tempi dei Rockets.
Quelli con la boccia argentata, non quelli che ancora si chiedono di cosa diamine debbano essere incolpati.
No.
Ho letto “Emma” di Jane Austen.
Tu dirai, perchè?
Perchè avevo letto tutti gli altri e questo mi mancava.
Va bene, mica era na saga che se nun leggevi questo te perdevi oo gnomo che buttava l’anellino dentro ar vurcano.
Lo so, ma gli altri erano tutti capolavori…
QUesto era er primo! Ce lo sapevi! Sei annato su Uicchipedia a vede apposta! L’avrà scritto quanno che c’aveva sei anni! Fai conto che è come Jovanotti de La Mia Moto!
No, dai…
Sì invece! Adesso figurate in testa la Austen che sculetta su “…andiamo a farci un giro fossi in io ci starei…” te lo meriti!
Emma.
Recensione critica.
Attenzione, contiene spoiler.
Una stronzetta ferma sostenitrice della rigidità delle classi sociali si crede tanto sveglia e, sotto sotto, pure fica. Non da “la mia è messa di taglio” ma “ammazza quanto sò bella, ammazza quanto ci sono solo io, sono talmente straordinaria che me la tengo da per me”.
Non solo splendida che oddio oddio il sole sorge e tramonta nei miei pizzi, ma anche convinta di sapere tutto quello che c’è da sapere sulla vita, l’universo e tutto quanto il resto, tanto convinta di questo che si mette a combinare matrimoni a gente che dovrebbe, al massimo, prendersi un cane. Tanto convinta di essere sto cavolo da passare tranquillamente sopra sentimenti e pensieri altrui, anche manipolandoli perchè, tanto, ha talmente ragione che si renderanno conto di essere in torto quando saranno così felici da fregarsene. Cosa che non succede mai visto che cambina più casini di una piena fluviale.
Mia madre, in pratica.
Mi piace quello, no, piace di più a quella, ammazza quant’è stronza questa, boh, forse mica tanto, io no, io non me sposo, che sò scema ma chi ve se pia, doceva bene Albertone mica me vojo mette n’estraneo in casa, ti amo alla follia, sposami. E tutti quell’altri, sticazzi.
Mr Knightley, te sei messo dentro casa na cacacazzi che lèvate.
SPOILER: la cacacazzi è Emma.
Paolo Longarini