Don Winslow – Il Cartello #IlCartello #DonWinslow

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Visto che sono in periodo recupero Winslow, ho subito azzannato Il Cartello viste le tante lodi. Forse rispetto a Il Potere del Cane, di cui è fondamentalmente il seguito, è meno grande romanzo, c’è meno grande letteratura, ma più intento storico. L’attinenza con la realtà praticamente lo rende un libro di storia sotto faslo nome, dove alla fine il duello Keller-Barrera finisce solo per essere un pretesto, e alla fine quasi dopo un libro lunghissimo quasi finisce che non ti interessa più tanto sapere come finisce tra i due, tanto che il finale è tirato via anche un po’ in fretta, perché l’obiettivo è raggiunto: il genocidio perpetrato dai Narcos resterà impunito e storicamente irrilevante, ma forse tutti dovremmo ragionarci sopra un po’ di più e porci qualche domanda. Per gli americani che qui non ci fanno bella figura, ma per tutti gli altri, italiani compresi visto che l’Ndrangheta qui è vista come la maggior organizzazione criminale del mondo. Da leggere assolutamente, avvincente, istruttivo, preciso….programmatico. Voto 8

Nicola Gervasini

IL LIBRO

Adán Barrera, capo del cartello della droga piú potente del mondo, è rinchiuso in un carcere di San Diego in isolamento. Art Keller, l’agente della Dea che lo ha arrestato dopo avergli ucciso il fratello e lo zio, vive nascosto in un monastero del New Mexico, dove fa l’apicoltore e cerca di dimenticare una vita di menzogne e false identità. Quando Barrera riesce a farsi trasferire in un carcere messicano e a riprendere le redini del cartello, la guerra della droga riparte con una brutalità senza precedenti. Anche Keller è costretto a tornare in azione immergendosi in un mondo nel quale onesti e corrotti, vittime e assassini, si trovano dall’una e dall’altra parte della frontiera.

Il Cartello – Don Winslow #DonWinslow #IlCartello

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«Il cartello è il Winslow migliore. Intenso, brutale, profondo. Atmosfera impressionante, trama magistrale. Una botta di metanfetamina pura».
James Ellroy

Con il precedente, magnifico e terribile : “Il potere del cane” Winslow ci aveva raccontato i meccanismi del narcotraffico fra Messico e USA , con l’ ascesa della famiglia Barrera fino all’incarcerazione di Adàn, il nipote successore del capostipe Miguel al vertice del cartello di Sinaloa , e “pantografato” sulla figura di “El Chapo” Guzman, icone cult del narcotraffico messicano, arrestato recentemente con un’operazione congiunta della DEA con la polizia messicana.
Don Winslow con “IL CARTELLO” completa l’opera sceneggiando sotto ai nostri occhi il seguito della lotta fra i tre principali cartelli che si contendono l’enorme business in un intreccio di violenze, connivenze con il potere politico, corruzione a tutti i livelli e terrore sparso a piene mani fra una popolazione ormai incapace di reagire. Con la sua tecnica narrativa di taglio cinematografico costruita con frasi brevi, dialoghi secchi e veloci e soprattutto riportando fatti e non emozioni dei protagonisti: quelle nascono di riflesso dentro al lettore accompagnato da questo (per me) grande scrittore sulla giostra di omicidi e svolte narrative che hanno il pregio, purtroppo, di essere un docu-drama e non una fiction.
Winslow ci porta per mano, assieme al suo irriducibile eroe Art Keller, avversario (ma fino a che punto) nel “cuore di tenebra” contemporaneo che abita dalle parti di Tijuana, Mexico.

Renato G.