Ciascuno di noi ha una croce da portare, e nel caso di Ambrose Syme la croce era quella dell’appetito carnale, di cui – com’è ormai evidente – egli era purtroppo fornito in misura parecchio superiore alla media. Dopo due decenni che placava con successo i suoi desideri anestetizzandoli, pare sorprendente che dovesse soccombere all’improvviso alla tentazione e cadere. Ma, in effetti, Ambrose cadde, perchè neppure la poesia può incanalare per sempre il fiume in piena della passione: nella sua caduta, egli liberò tutta la forza della libidine a lungo repressa su una persona troppo debole per respingerla.
Patrick McGrath “Ambrose Syme” dalla raccolta di racconti “Acqua e Sangue”
