The Commitments, Roddy Doyle

Della serie riletture, stavolta è toccata a “The Commitments” di Roddy Doyle.
Beh, il libro è scritto un po’ così così, tutto dialoghi.
Buona l’idea di raccontare di ragazzi di Dublino degli anni ’80 che vogliono mettere su una band che suona cover soul e rythm and blues ispirandosi a James Brown e Otis Redding.
La band si forma e poco dopo finisce fra ingenuità, gelosie, malumori e cazzotti.
Lettura abbastanza piacevole, scrittura, insomma.
Non ho visto il film che ne ha tratto Alan Parker, ma il libro sembra già una sceneggiatura.

L’ho riletto perché ovviamente dopo 20 anni non lo ricordavo, come mi succede quasi sempre. Il film lo vedrei volentieri. Mi son fatta l’idea che il libro possa aver avuto successo perché all’epoca tutto quello che era irlandese era buono, la scrittura però per il mio sentire difetta molto.

Lorenza Inquisition Allora. Io pure li ho letti quando sono usciti, metà anni novanta, onestamente non mi ricordo molto però mi ricordo che questo dei tre mi era piaciuto meno di tutti. Gli altri due libri, quello della figlia rimasta incinta e del van per vendere cibo me li ricordo solo come divertenti. Il film penso piaccia per la colonna sonora, soprattutto.

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