Gli uomini delfino – Torsten Krol #recensione #torstenkrol

*Un libro di un autore che usa uno pseudonimo

Consigliato da Martta Loves a ottobre, ora ho finalmente trovato il tempo per questo nuovo incrocio fra Vita di Pi, Coming of age in Samoa e The Swiss family Robinson. Krol esplora quello che può andare storto ad una famiglia tedesca nazista emigrata in sud America per sfuggire alla decadenza di una nazione sconfitta e alla ricerca di un selvaggio mondo da colonizzare. In realtà tutti i piani vanno all’aria e dovranno sopravvivere dopo un disastro aereo fra i selvaggi Yayomi dell’Amazzonia venezuelana. Anche i frutti puri della razza ariana impazziscono e sta al lettore seguire questa macabra danza che da divinità agli occhi degli indigeni trasforma questi “uomini delfino” biondissimi in prede da cacciare. Paradosso dell’assimilazione per cui ciò che non viene integrato nella società, primitiva o meno, deve essere eliminato. Strana storia comunque, ricca di colpi di scena, a volte totalmente improbabili; Krol si rivela scrittore difficilmente inquadrabile, ed è un bene: e se a volte la voglia di stupire il lettore si rivela “eccessiva”, si resta comunque stupiti dalle infinite trovate che è capace di tirar fuori ad ogni pagina.
Vi terrà incollati fino all’ultima pagina, sulle acque marroni del fiume Orinoco.

Stefano Lillium

Torsten Krol – Callisto. Un intrigo americano

Ho scoperto che pensare non è detto che sia sempre la cosa migliore da fare, altrimenti ti ritrovi con la mente ingarbugliata in pensieri su questo e su quello e quell’altro ancora e non sai quale delle cose è vera, quindi fermati.

Torsten Krol – Callisto. Un intrigo americano

callisto

A Odell Deefus, ragazzone bianco con nome da nero, si rompe l’auto nei pressi di Callisto, Kansas, mentre si reca negli uffici arruolamento dell’esercito verso l’unico futuro possibile per un ragazzo un po’ lento e poco istruito come lui. Questo guasto lo trascinerà in un vortice di guai ben peggiori tra omicidi, trafficanti di droga e terroristi islamici.
Per ben più di metà libro, scritto come cronaca dall’ingenuo Odell e quindi scritto piuttosto “ignorantemente” (motivo per cui l’ho trovato un po’ troppo lento), la storia si dipana in maniera piuttosto divertente in quel di Callisto, dove il personaggio cerca di costruirsi una nuova vita, tra equivoci e verità non dette, accantonando temporaneamente l’idea dell’esercito. Verso la fine, accade un colpo di scena che rende tutto molto più veloce e drammatico (quasi fossero due libri distinti) e mi ha incollato all’e-book finchè non ho finito il libro.
In Callisto troviamo uno spaccato dell’America provinciale che più provinciale non si può, ambientato nel cuore stesso della Nazione, e Krol lo farcisce di retorica e luoghi comuni per poi demolirli senza pietà.
Bel libro, un po’ faticoso da leggere, ma bello. Vedrei bene un adattamento cinematografico dei fratelli Coen.

Massimo Arena