Stieg Larsson – La Regina dei Castelli di Carta

Noi non esistiamo. Siamo quelli che nessuno ringrazia. Siamo quelli che devono prendere le decisioni che nessun altro riesce a prendere… men che meno i politici.”

Stieg Larsson – La Regina dei Castelli di Carta

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Terzo e ultimo (almeno per ora, a quanto pare) episodio della fortunata trilogia Millennium.
Strettamente collegato al secondo “La ragazza che giocava con il fuoco”, è decisamente impossibile da leggere come libro a sè. La storia, complessivamente parlando, regge bene e i personaggi sono caratterizzati molto bene, miglior pregio di Larsson, secondo me.
Tuttavia, trovo che la serie sia andata calando, e sia andato aumentando quello che trovo sia il peggior difetto dell’autore: allunga inutilmente raccontando più volte le stesse cose ma senza aggiungere nulla alla storia, solo perchè spiegate a o da personaggi diversi. E per allungare ulteriormente, decide di raccontare la storia pregressa (scollegata da quella del romanzo) per ogni personaggio anche minore. Insomma, ho trovato le prime centinaia di pagine un po’ troppo pallose, poi verso metà ha ripreso ritmo; sono certo che, se da due libri per un totale di 1500 pagine, ne avesse fatto uno da 1000 sarebbe stato molto meglio.
Ad ogni modo, bella trilogia che mi ha accompagnato per l’intero mese di aprile, iniziato il 1° e finito il 30.

Massimo Furio Arena

Stieg Larsson – La Ragazza che Giocava con il Fuoco

Di colpo Lisbeth Salander si sentì ribollire dentro. Era così furibonda che sentiva in bocca il sapore del sangue. Adesso sarebbe stata costretta a punirlo.

Stieg Larsson – La Ragazza che Giocava con il Fuoco

www.mondadoristore.it

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Eccomi qui, finito il secondo capitolo della trilogia di Larsson.
Protagonisti ancora Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist che sono senza dubbio la cosa migliore creata dall’autore, una coppia di personaggi veramente ben caratterizzati. Stavolta Lisbeth è coinvolta, non proprio suo malgrado, in un triplice omicidio e il suo amico giornalista Mikael farà di tutto per scoprire la verità.
Come per il primo episodio, penso che un 100 (ma anche 200) pagine in meno avrebbero giovato non poco alla storia, tuttavia si legge bene e non si vede l’ora di girare pagina per scoprire nuovi indizi.
Mi ha lasciato molto perplesso parte dell’inverosimile finale ma, ovviamente, non posso dire altro per non spoilerare.
Posso solo aggiungere che…non finisce qui: il finale è strettamente collegato all’inizio del successivo e ultimo (per ora?) episodio della Millennium Trilogy.

Massimo Arena