Carla Vistarini, Se Ho Paura Prendimi per Mano

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…il commissario si rivolse al vecchio Dimitri e, con estrema cura e scandendo bene le parole gli chiese: “Questo uomo no-dobro come si chiama?” “Sempre ruba” disse l’anziano barbone, “…lui molto cattivo.” “Ma questo parla italiano” sbottà Curreri, “e ci ha fatto perdere un’ora a tradurre.” Il vecchio Dimitri si inalberò. Puntò gli occhi di ghiaccio sul commissario e sentenziò: “Tu no perso niente. Io regalato te suono magico di lingua russa… lingua di steppa, di Cechov, Puskin, Dostoevskij…” Qui il barbone fece una pausa teatrale, che nessuno osò interrompere, e quindi ruggì: “…e Tolstoj!”

Carla Vistarini – Se Ho Paura Prendimi per Mano

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Tutto calcolato: in occasione della Festa delle Donne (auguri a tutte) ho finito il mio primo romanzo dell’anno scritto da una donna.
L’opera prima di Carla Vistarini, già autrice per la tv, è un piacevole romanzo a cavallo tra il giallo e la commedia anche se penso che avrebbe potuto tirare fuori molto di più da questa storia: i personaggi sono tratteggiati troppo superficialmente e anche la trama tende a essere poco sviluppata, nonostante non manchino colpi di scena.
Cinematograficamente parlando, oserei commentare con un: buon soggetto ma sceneggiatura da rivedere e rimpolpare.

Massimo Arena

Bill Bryson, Neither here not there

Una città o l’altra – Viaggi in Europa

A volte sembra che l’unico scopo di Bryson nei suoi viaggi, e nei suoi libri di viaggio, più che la scoperta di luoghi e usanze, sia la conferma di pregiudizi e luoghi comuni. Questa volta è in giro per l’Europa, Italia compresa. E gli piace, per carità…il cibo è ottimo, la gente allegra, il tempo splendido. Ma i romani non sanno parcheggiare, Napoli è piena di spazzatura, Milano è fredda e priva di charme.
Inoltre, Bryson è un viaggiatore disorganizzato, sempre in ritardo e del tutto impreparato. Per questo si trova spesso in situazioni assurde che però sono riuscite solo di rado a distrarmi dalla noia di questa lettura.

Ariana Pacini

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