Leila Guerriero – Una storia semplice

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Ecco un libro che mi rimarrà nel cuore. Tra le letture di questi primi sei mesi dell’anno, questo si è rivelato un prezioso gioiellino. Non  perché sveli chissà quale originale stile letterario. E’ scritto in modo brillante e gradevole, ma niente di rivoluzionario. Il suo grande merito è stato quello di avermi fatto scoprire il malambo. Voi lo conoscete il malambo? Io non l’avevo mai sentito nominare. E’ una danza folkloristica dei gaucho  argentini. Una cosa che vista da qui potrebbe perfino sembrare buffa. Attenzione! Grosso errore! Non  c’è niente da ridere. A Laborde, in Argentina, ogni anno si tiene il Festival Nazionale di Malambo. Questo libro racconta  della fatica, degli sforzi, degli allenamenti massacranti (e aiutami a dire INTOLLERABILMENTE massacranti, per citare mia sorella) che portano ogni anni 5 selezionatissimi giovani a spaccarsi i piedi sulle tavole del palco di Laborde.  Perché vincere a Laborde significa nella quasi totalità dei casi uscire da una situazione di povertà, di riscattarsi, di iniziare a vivere dignitosamente. Vincere a Malambo, dove ogni minimo dettaglio deve rispettare la tradizione, dai bottoni del vestito alla composizione della giuria formata anche da comuni cittadini,  significa il rispetto, la gloria. Niente a che fare con la ricchezza e la fama plateale dei talent show. Significa che se vinci a Laborde sai che ballerai il tuo ultimo malambo, perché un codice d’onore non scritto ti impegna a non gareggiare in altri Festival perché nessuna gloria sarà mai così alta come quella di Laborde.

I video che trovate su youtube del Festival di Laborde sono tutti amatoriali (se li guardate, resistete dopo il 3° minuto. E dal 3 al 5 minuto che il ritmo accelera e il malambo diventa una cosa pazzesca!!

Anche il video di Rodolfo Alcantara, che è il tizio sulla copertina del libro oltre che campione 2012. Amatoriali….. Per dire come il Festival sia una piccola cosa nell’universo mondo. Mi sono immaginata curiosi e turisti attratti dalla storia. Un bene per l’economia del paese. Però, non so perché, l’idea di questa piccola cosa preziosa svelata al mondo….mi ha dato un po’ di malinconia.

Anna LittleMax Massimino