“Dopo ci fu una pausa, si sentì passare nell’aria un grande soffio, come il primo respiro profondo di chi si sveglia, e la massa di pietra e terra, coperta di città, villaggi, fiumi, boschi, fabbriche, macchie incolte, campi coltivati, con la sua gente e i suoi animali, cominciò a muoversi, come una barca che si allontana dal porto e punta al mare di nuovo ignoto.”

Un Saramago minore ma con tanta voglia di divertirsi si immagina cosa succederebbe se un bel giorno Spagna e Portogallo si staccassero dall’Europa (fisicamente) e navigassero alla deriva verso gli Stati Uniti. Satira politica, sociale, occasione per pigliare un po’ in giro spagnoli, francesi, americani, tutti…
Saramago strizza l’occhio al realismo magico latinoamericano: la Penisola Iberica improvvisamente si stacca dall’Europa e comincia ad andare alla deriva sull’Atlantico.
Questa situazione paradossale è accompagnata da altri fenomeni inspiegabili quali alterazioni nel volo degli uccelli e gravidanze di massa.
Scoppiano allarme e panico, turisti stranieri e benestanti locali fuggono con ogni mezzo (questi ultimi portandosi dietro i loro averi), i governi faticano a mantenere l’ordine, si va verso l’anarchia.
Il tutto però raccontato da un gruppo di disperati accomunati solo dal fatto di essere causa involontaria del distacco della penisola, e per questo disperatamente raminghi nella stessa alla ricerca di una spiegazione che non c’è. Un road-book divertente e a tratti anche commovente..se qualcuno trova Saramago pesante e difficile da leggere (la punteggiatura ovviamente come al solito non esiste) provi questo.
nicola gervasini
DESCRIZIONE
A Cerbère, sui Pirenei Orientali, improvvisamente la terra si spacca, seminando panico e terrore tra gli abitanti. Non si sa per causa di chi o di che cosa, ma ben presto si crea lungo tutto il confine tra Francia e Spagna una frattura così profonda che la Penisola Iberica resta disancorata dal continente europeo e, trasformatasi in un’enorme zattera di pietra, inizia a vagare nell’Oceano Atlantico, verso altri orizzonti e un ignoto destino. Sulla zattera, che rischia di speronare le Azzorre, i protagonisti sono costretti a fare i conti con la loro favolosa e fatale condizione di naviganti, in un clima di sospesa magia, tra eventi miracolosi e oscuri presagi. Le antiche rivali, Spagna e Portogallo, da sempre tenute ai margini dell’Europa, ora che non sono più vincolate a essa potrebbero dirigersi verso l’Africa e le Americhe, cui le lega un antico patrimonio comune di lingua e cultura. La zattera di pietra è la storia di questa incredibile e avventurosa navigazione, scritta con divertita fantasia e con una straordinaria invenzione di grandi e piccoli prodigi.
