John Kennedy Toole – Una banda di idioti

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Appena finito Una banda di idioti. Mi sto percuotendo la schiena ed altre parti del corpo più discrete con una canna di bambù per non averlo letto prima. Capolavoro. Da oggi il mio nick name sará Ignatius Reilly.

Pier Francesco Marton

John Kennedy Toole, Una banda di idioti

John Kennedy Toole, Una banda di idioti

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Ho ripreso in mano questo libro. E’ una rilettura, di tanto in tanto vado a rispolverarlo perché mi mette di buon umore. A mio avviso una delle cose migliori pubblicate dalla Marcos Y Marcos. Il personaggio di Ignatius è originale e folle. Lui è brutto, sporco, grottesco, a volte insopportabile, ma assolutamente irresistibile. Vive a New Orleans ed è circondato da una sorta di corte dei miracoli surreale e affascinante. Combatte a suon  di parole e rutti, contro l’America capitalista e senza anima.  Se fosse reale, come ha scritto Stefano Benni nella prefazione, non potrebbe avere altro volto che quello di John Belushi.

E poi mi ha sempre affascinata  e commossa la storia della madre dello scrittore che ha combattuto per anni perché questo scritto,  nascosto nei cassetti del figlio morto suicida a trent’anni, potesse essere conosciuto e  pubblicato.  Personalmente sono molto felice che questa anziana signora abbia vinto la sua battaglia, perché credo che ci abbia regalato una gran bella chicca.

Anna LittleMax Massimino