Giovanni Lindo Ferretti – Reduce

Fedeli alla linea la linea non c’è fedeli alla linea la linea non c’è fedeli alla linea la linea non c’è”.
Questa è parte del ritornello di CCCP brano programmatico cantato nel 1986 da Giovanni Lindo Ferretti per il suo gruppo, i CCCP.

reduce

Se non amate i CCCP/CSI non c’è un reale motivo per cui dovreste leggere questo libro. Almeno non credo! Da fan quale sono (concerti, testi a memoria, fanzine, copie su ogni supporto possibile di ogni disco..) non so se potrebbe davvero piacere a chi non è appassionato di questo gruppo. Parti molto gradevoli di storia familiare e di un ritorno alla natura, altre intrise di oscurantismo ultra cattolico… Il tutto scritto come le canzoni. Mi sarebbero bastate 10 righe per riconoscerlo. È sempre il solito Ferretti quello che pensa e quello che scrive. Così troviamo un’abbondanza di rime baciate non solo nelle poesie che compongono il volume, ma anche nelle prose; questo, che funzionava molto bene in musica, è forse un punto debole del suo stile di scrittore. Inoltre non mi va giù che liquidi tutto un passato di idee, posizioni et simili con uno scarno: ero giovane e sciocco. Avrei voluto che mi spiegasse come si passa da A a B, qual è il percorso… Invece sembra che tutto fosse già lì, sotto la scorza, pronto a uscir fuori… Non lo so. Ma d’altra parte ci aveva avvisato:”non fare di me un idolo, mi brucerò”

Ci ripenso e magari lo rileggerò.

Sara R.

DESCRIZIONE

A partire dalla storia e dalla geografia della zona dell’Appennino emiliano da cui proviene la sua famiglia e dove lui stesso è nato, Giovanni Lindo Ferretti traccia una sorta di grande storia epica composta da diversi quadri, nei quali la vita dei suoi parenti e la sua si intreccia a quella del mondo circostante. Dal Sahara algerino alla Lisbona della Rivoluzione dei garofani, dalla Jugoslavia alla Mongolia, dal Salento al Sudafrica, da Reggio Emilia a Gerusalemme: i viaggi di Ferretti sono occasione di mille incontri e di mille riflessioni ma soprattutto segnano le tappe di una maturazione umana originalissima. Partito dal suo paesino appenninico, passato attraverso i sogni e le follie di un’intera generazione, Ferretti riscopre in giro per il mondo la strada che lo riporterà a casa, sui suoi monti, ad allevare i suoi cavalli.

 

Giovanni Lindo Ferretti – Barbarico

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Li ho letti contemporaneamente. Strano come da esperienze simili e da un cammino musicale in gran parte comune, due uomini possano avere esiti di vita così diversi. Molto commuovente il libro di Ferretti soprattutto nella descrizione del rapporto con la madre, ho mal digerito invece le posizioni anarchiche di Canali nei confronti della vita, del lavoro e dell’arte.
Vale comunque la pena leggerli entrambi. E ascoltare.

Barbara Facciotto