Dennis Lehane, Chi è senza colpa

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Bob fa il barista in un pub di Boston gestito dal cugino Marv, che ricicla denaro proveniente da traffici illegali. E’ un uomo solo, va a messa ogni mattina, vive nella casa dei genitori morti, si porta a spasso desolazione e domande. Quella specie di uomo lì, insomma, quello per cui ogni donna che si rispetti perderebbe la brocca e ci siamo capite. Poi un giorno trova in un cassonetto un cucciolo di pitbull malmenato e lo raccoglie…
Bien, mi fermo qui, non senza sottolineare che l’ambientazione la riconosciamo, le vite incasinate pure, li morti ce stanno e inzomma Dennis non mi ha delusa, manco stavolta. Sebbene alla fine mi resti un dubbio teribbile. Non è il livello di Quello era l’anno mapperò.
Massimo ma non avresti dovuto leggerlo prima tu??? sto ancora qui che aspetto. Uff.)

Chi è senza colpa – Dennis Lehane

Lazzìa

Dennis Lehane, Quello era l’anno

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Eqquindi eqquindi ecchice qua al 31 dicembre che insomma vabbè, le convenzioni, il simbolismo, l’antropologica rimozione del vecchio con l’avvento del nuovo, morte e rinascita, l’oroscopi (che approposito, io ciavrò saturno contro l’anno prossimo, pecciò regolamise e se me roderà il chiccherone voi perdonateme anticipatamente), tutto sto bailamme ma la domanda vera è stata: fare la burfaldina e portare nel 2015 lo libro a cui mancavano poche paggine e tadà! appiccicallo al 1° gennaro o concludere in bellessa?

Domanda retorica, figuramise se lascio poche paginette e non scopro la fine prima de mò, soprattutto se l’ultimo mi fa finire alla grandissima oh sissì e tante sentite graziassai al Massimo Arena, il suggeritore.

– Dennis Lehane – Quello era l’anno

Eh, ma bello eh. Ma parecchio. C’è taaaanta robba dentro sto libro qua, ma tanta. C’è la Storia, il baseball, il conflitto razziale, la prima guerra appena finita, le gang, il terrorismo, la droga, il poliziotto bbuono e quelo cattivo/issimo, le disparità sociali, la limitazione drastica delle libertà civili, gli intrallazzi del potere. C’è Babe Ruth e ci sono Danny e Luther, il bianco e il nero (e Nora e Lila, ahò). C’è l’ammore colla A maiuscola e c’è l’AMICIZIA (tuttomaiuscolo). E poi c’è Boston, che è una città tanto cara al mio cuore.

Se volete na rece coi controfagotti pijatevilla, io, al solito, sproloquio in libertà:

http://alessandroportelli.blogspot.it/…/dennis-lehane-quell…

” La prima famiglia è quella di sangue, non devi mai tradirla. E’ importante. L’altra famiglia è quella che uno va a cercarsi. A volte la trova casualmente. E c’è altrettanto sangue che nella prima famiglia. Forse addirittura di più, perchè questa famglia non deve badare a te e volterti bene. Sceglie di farlo.”

E buona fine e buon principiamento, belli tutti dezzìa!

Stefania Lazzìa