60 capolavori per riscoprire il piacere dell’arte senza filtri, senza soggezione, e con uno sguardo libero. Il tuo.
Se davanti a una tela di Jackson Pollock la tua reazione è «vabbè, con una latta da cinque litri nel garage di zio Franco questo lo facevo pure io», questo libro è per te.
Perché tutti pensano che per apprezzare l’arte siano necessari paroloni incomprensibili o libri pallosissimi? Daniela Collu vuole dimostrarci che non è così. Storica dell’arte per formazione e conduttrice radiotelevisiva per professione, ci invita a una passeggiata tra 60 opere, artisti e monumenti fondamentali, facendoci scoprire che si può godere della bellezza senza soggezione e persino con divertimento e ironia. Partendo dalla sua rubrica instagram #1minutodarte, ci fa osservare l’arte imparando a porci delle domande, come se fosse un delitto irrisolto. Scopriremo che le risposte possono essere sorprendenti, acute, geniali, a volte di un’ironia e una libertà mai incontrate prima. E se l’arte contemporanea ci concede il lusso del rebus, ci stupiremo a ritrovare lo stesso gioco di significati nascosti, slittamenti e misteri nell’arte antica, nel Medioevo e nel Rinascimento, nelle pale d’altare e nei ritratti con le damine e il levriero afghano impeccabilmente in posa. Raccontando aneddoti scemi ed elargendo informazioni preziosissime.
Daniela Collu, blogger e autrice radio televisiva, durante il lockdown del 2020, in crisi di astinenza da museo, lei che in un museo aveva lavorato, decide di scrivere questo libro. Qui trovano posto 60 mini ritratti di altrettanti artisti o opere d’arte tra le più diverse, dal Colosseo a Cattelan, da Giotto ai falsari. E questa operazione di stimolo a riscoprire, quando non a scoprire, l’arte e a viverla il più possibile, è a quanto pare perfettamente riuscito, visto che io ho preso la terza ristampa e ho avuto difficoltà a trovarlo. Ci sono due modi di leggere questo libro: nel modo classico, ossia iniziando e andando avanti di seguito sino alla fine. Oppure leggendo un capitoletto al giorno, ed è quello che ho fatto io, prendendomi tutto il tempo per approfondire le notizie e seguire i percorsi che nascevano di volta in volta. E sicuramente alla fine ho imparato tantissimo. È un libro che consiglio a tutti ma, in particolare, a chi deve proporre l’arte ai ragazzi, perché non c’è niente di meglio per imparare che incuriosire e far ridere.
Grazie a Stefano Lilliu e a Gabriella Simbula per aver consigliato questo libro.
Rosangela Usai