A venticinque anni ero già lo sceriffo di questa contea. Difficile a credersi. Mio nonno faceva lo sceriffo, e anche mio padre. Io e lui siamo stati sceriffi contemporaneamente; lui a Plano e io qui. Credo che ne andasse fiero. Io ne andavo fiero eccome. Ai vecchi tempi c’erano sceriffi che non giravano neanche armati. Molta gente stenta a crederci: Jim Scarborough non portava mai la pistola – Jim figlio intendo -, e neanche Gaston Boykins (quello della contea di Comanche). Mi è sempre piaciuto sentir parlare di quelli dei vecchi tempi. Non ne ho mai perso l’occasione. Uno non può fare a meno di paragonarsi a loro, di chiedersi come avrebbero fatto loro al giorno d’oggi. C’è un ragazzo che ho mandato sulla sedia elettrica qui a Hauntsville, qualche tempo fa. Su mio arresto e mia testimonianza. Aveva ucciso una ragazzina di quattordici anni. Il giornale scrisse che era un crimine passionale, ma lui mi disse che la passione non c’entrava niente. Che da quando si ricordava aveva sempre avuto in mente di ammazzare qualcuno e che se fosse uscito di galera lo avrebbe rifatto. Sapeva che sarebbe andato all’inferno, da lì a un quarto d’ora ci sarebbe andato. Io non so cosa pensare; non lo so proprio. Con la criminalità di oggi è difficile capirci qualcosa. Non è che mi faccia paura l’ho sempre saputo che uno deve essere disposto a morire se vuole fare questo lavoro ma non ho intenzione di mettere la mia posta sul tavolo… di uscire e andare incontro a qualcosa che non capisco. Significherebbe mettere a rischio la propria anima, dire Ok, faccio parte anch’io di quel mondo.
Cormac McCarthy “Non è un paese per vecchi”
Categoria: Cormac McCarthy
Cormac McCarthy – Il buio fuori #CormacMcCarthy
Una favola nera, nessuna via d’uscita viaggiando in una specie di road story nel ventre marcio dell’incubo americano prima che venissero erette le quinte del Sogno. Due fratelli poverissimi, un bambino nato da un probabile – mai dichiarato – rapporto incestuoso, il tentativo di sbarazzarsene che diventa il grimaldello per spezzare il circolo chiuso sordido, claustrofobico delle loro vite. La ragazza parte per ritrovarlo, il fratello sulle tracce di lei, entrambi perseguitati da un destino grottesco e crudele. L’apocalisse di The Road è già tutta qui, nell’umanità che scambia per valori i rapporti di forza, la giustizia con l’applicazione di regole che tengono in piedi un sistema feroce, rabbioso, spietato. Sembra la parabola di un cancro che è dentro e attorno a noi.
Tolta qualche tendenza alla verbosità che sarebbe svanita nelle opere successive, è un McCarthy di buon livello. Al solito.
Stefano Solventi
DESCRIZIONE
Il buio fuori è il secondo romanzo dello scrittore statunitense Cormac McCarthy, pubblicato nel 1968.
In una capanna al limitare del bosco, la giovane Rinthy dà alla luce un bambino. Il padre del bimbo e fratello di Rinthy, si libera del neonato abbandonandolo in riva al fiume. Certa che il figlio sia vivo, la donna parte alla sua ricerca per le strade di una terra desolata. Il padre, a sua volta, rincorre la sorella per le stesse strade, mosso da un’uguale certezza di ritrovarla. Al loro girovagare si intreccia quello di una malvagia «trinità» che sfiora via via le misere esistenze di una serie di personaggi tingendole di sangue. E quando i protagonisti si incontreranno, l’epilogo avrà tratti d’inimmaginabile crudeltà. Alle imprese scellerate degli uomini fa da contrappunto la leggiadra perfezione della natura, come se a crearla fosse stata una divinità diversa da quella che sovrintende alle cose degli uomini.
