Christopher Moore – Il vangelo secondo Biff #ChristopherMoore

« La prima volta che vidi l’uomo che avrebbe salvato il mondo, lui era seduto vicino al pozzo centrale di Nazaret con una lucertola che gli penzolava dalla bocca. Si vedevano solo l’estremità della coda e le zampe posteriori; l’altra metà l’aveva già inghiottita. Aveva sei anni come me e non gli era ancora spuntata la barba, quindi non somigliava molto alle immagini dove è raffigurato. »
(Biff)

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Christopher Moore. Il vangelo secondo Biff (amico di infanzia di Gesù)
Pensate ai vangeli: L’asinello, la mangiatoia, la mirra, la stella cometa.. e poi la corona di spine, il gallo che canta e la croce. E basta. Ma cos’avrà combinato Gesù durante i circa trent’anni rimasti indescritti? Ci pensa Biff, il suo migliore amico, a raccontarele capriole, i viaggi, i miracoletti minori, i territori sconosciuti, gli yak, i monaci tibetani che sono accaduti in questo lasso di tempo. Biff gli è sempre stato accanto, fedelmente, e ora finalmente può parlare di tutto ciò, con fare scanzonato, ironico e soprattutto sarcastico. Perché Gesù sarà pure una deità, eh, ma in quanto a vivere e trattare con i comuni mortali… ve lo immaginate a contrattare al mercato? A dire bugie? Ecco, per fortuna che c’è Biff.

Ovviamente, un romanzo pieno di fantasia e in un certo senso controverso. L’argomento religioso è trattato in genere con delicatezza, non si fa esattamente beffe ma tratta con un’ironia molto alla Monty Python quasi tutte le tradizioni religiose risalenti al I secolo. Bisognerebbe cercare di guardare oltre tutto quello che c’è di irriverente sul Nuovo Testamento poichè avvolto in questo manto di assurdità e follia, ci sono temi enormi quali la fede, la pluralità religiosa ma soprattutto l’amicizia. Biff non vede di buon occhio il fatto di veder soffrire e ascendere al cielo il suo straordinario amico senza prima combattere. Comunque l’ho trovato molto scorrevole. In copertina: “La storia universale delle religioni scritta da un Woody Allen in stato di grazia”

Martta Loves

Christopher Moore – Il Vangelo secondo Biff #ilvangelosecondobiff #christophermoore

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Mi ero fatta l’idea che questo fosse un libro per il quale si correva il rischio di essere giudicati bigotti o blasfemi, a seconda che lo si apprezzasse o meno.
Che idea bislacca! Niente di più sbagliato.
Un libro comico senza la pretesa di mettere in discussione alcunché, tutto qui, con momenti di sanissime risate, qualche scivolone di pessimo gusto e barlumi di verosimiglianza .
Mi sono piaciute molto la prima e l’ultima parte. Ho riso fino alle lacrime per la stesura del discorso della Montagna e delle Beatitudini e per alcune uscite di Biff che sono davvero esilaranti. E che dire di Gesù che scopre l’ironia e il sarcasmo?
Una bella coppia, Gesù e Biff: il primo attore impegnato e la spalla dalla battuta pronta. Molto moderni, nel linguaggio e negli atteggiamenti, come molti dei personaggi del libro a cominciare dalla Maddalena. A ben vedere, è anche una commovente storia di amicizia e di lealtà.
Non ho apprezzato la parte centrale, la ricerca dei Magi. Sembrava di essere finiti in un altro libro.
Mi sono immaginata l’editore che dice a Moore “Senti buon giovane, qui manca un po’ di ciccia, mancano delle pagine….il libro è smilzo. Buttaci dentro qualcosa con ‘sti Magi. Che ne so..? Un po’ di magia, roba fantasy, qualche mostro con le scaglie verdi… Lo yeti! Ecco, lo yeti! Infilaci lo yeti!”.
No, dai! Va bene l’arcangelo innamorato dell’Uomo Ragno, ma lo yeti è troppo.

anna littlemax massimino