Emilia l’elefante – Arto Paasilinna

Emilia e Lucia, 2 grandi amiche un viaggio nel nord Europa, tante avventure e una tenerezza infinita. Un bellissimo libro che consiglio!

Se nel picaresco universo di Paasilinna gli animali selvatici sono i paladini di quella libertà irriverente che dà gusto alla vita, è l’elefante Emilia a essere stavolta catapultata nel selvaggio Nord. Corre l’anno 1986 quando al Circo Finlandia, a Kerava, nasce una stella, che a sei mesi sventola già fiera con la proboscide la bandierina finlandese e in pochi anni conquista il Circo di Mosca e parte in tournée sulla Transiberiana, allietando i passeggeri con la danza dei cosacchi. Ma l’Unione sovietica è ormai al collasso, il circo al tramonto, e l’Europa si mette pure a vietare ogni esibizione di animali esotici, per quanto dotati di ben più talento di tanti umani commedianti. All’intrepida padroncina Lucia Lucander non resta che salire in groppa alla pachidermica compagna di mille ribalte e lanciarsi nel circo del mondo per riportare Emilia tra i suoi simili. Comincia così la loro acrobatica odissea dalle piane del Satakunta alle foreste del Pirkanmaa, dalla regione dei laghi alla Carelia e poi alla volta del Sudafrica, in fuga da eco-complottisti e macellai megalomani, con l’aiuto di un pompiere, un gestore di minimarket e un latifondista in pene d’amore, sotto la benedizione di un prete maniaco-suicida e di un industriale fallito intento a costruirsi un sommergibile per farne un museo sottomarino. La fantasia e il naturismo politicamente scorretto di Paasilinna si scatenano nelle più esilaranti avventure in questo barocco safari afro-finnico, che con il paradosso mette in scena la commedia umana, nella spensierata consapevolezza che se il mondo è pazzo, tanto vale fare di necessità risorsa e godersi a fondo le proprie follie.

Mariangela Vadori

Traduzione di: Francesco Felici
Prima edizione: 28 febbraio 2018

Pagine: 256
Prezzo di copertina: € 17,00

Emilia l’elefante – Arto Paasilinnna #ArtPaasilinna #Iperborea

Recensione di parte: Paasilinna è forse il mio autore preferito. E a Natale mi concedo sempre uno dei suoi libri: per me niente racconti natalizi di Truman Capote o canti di Charles Dickens, ma surreali personaggi scandinavi e le loro strane avventure.

Durante il pranzo di Natale ho discusso di Emilia l’elefante con le mie nipoti: l’undicenne Francesca è rimasta fiabescamente affascinata dalla mia presentazione, la quattordicenne Margherita era scettica: perché mai leggere queste storie rocambolesche, al limite dell’assurdo? Risposta: per RIDERE. E non è poco!

Ma anche per deliziarsi di personaggi spontanei, di buoni sentimenti, di amore per gli animali e per la natura, di viaggi strampalati attraverso la Lapponia, di paesaggi spettacolari. Ma anche per scontrarsi con argomenti spinosi, con le incongruenze dell’animo umano, con l’aspirazione alla libertà e contemporaneamente alla sicurezza di un tetto, con una sana irriverenza, con un “naturismo politicamente scorretto” (magari l’avessi coniata io questa espressione!).

Ho amato particolarmente Emilia l’elefante: una favola ecologica che mi ha ricordato moltissimo Il migliore amico dell’orso, ne sembra quasi l’eredità. Ho apprezzato l’amore e il rispetto di natura e animali, che sono posti allo stesso livello dell’uomo: Emilia balla l’hopak, mette ordine in casa, miete il grano, prende multe per eccesso di velocità, si ubriaca e deve sottoporsi all’etilometro. Gli animali infrangono le regole della normale consuetudine, rovesciano le prospettive in una chiave mai ridicola, ma poetica e toccante.

Grandissimo Arto ❤

Emilia l’elefante – Arto Paasilinnna

Traduttore: Francesco Felici

Editore: Iperborea Collana: Narrativa