Un bacio prima di morire è il primo romanzo nato dalla penna (e dal genio) di Ira Levin, l’autore di Rosemary’s Baby. Accolto alla sua pubblicazione, nel 1953, dagli elogi del New York Times e del New Yorker, fu premiato l’anno seguente con un prestigioso Edgar Allan Poe Award.
I gialli, nel mio bagaglio annuale di letture, di solito mi servono da intermezzo tra libri impegnativi o emotivamente coinvolgenti, oppure come liberazione della mente in momenti difficili. Quest’anno, in effetti, ne ho letti molti. E così sono incappata in questo e sono rimasta estasiata.
Di Ira Levin avevo letto il bellissimo Rosemary’s baby , questo è il suo primo romanzo, edito nel 1953.
La storia è ambientata a cavallo tra i quaranta e i cinquanta, la guerra è ancora presente (il protagonista è un decorato di guerra ( fronte giapponese) e la liberazione sessuale e la lotta per i diritti sono ancora da venire, ma nell’ambiente universitario, dove si svolge la vicenda, il conflitto tra una maggiore libertà sessuale e il perbenismo borghese si fa già sentire.
Il protagonista viene presentato nelle frettolose presentazioni come un’arrampicatore sociale, ma è molto di più di questo, così come il libro non può essere classificato semplicemente come un giallo ma se mai come un thriller psicologico e pure come un romanzo di formazione. Formazione di un assassino, ma sempre formazione.
Della trama non si può anticipare nulla, nemmeno il nome del protagonista. La caratteristica principale, infatti, è che la storia viene narrata dal punto di vista dell’assassino, di cui vediamo nel dettaglio l’impegno, l’intelligenza, la pervicacia, e la presunzione di compiere il delitto perfetto e insieme di scalare il prestigio sociale. Avvenente, intelligente, senza scrupoli e soprattutto abile manipolatore delle fragilità altrui, sembra essere stato convinto che la ricchezza in cui non è nato, gli debba essere restituita senza alcuna fatica e sudore, ma in virtù delle sue qualità. La presunzione gli sarà fatale.
Geniale l’ultima parte quando, convinto di aver ormai raggiunto il suo obiettivo e di entrare in possesso dell’enorme fonderia del futuro suocero, descrive, come un amante rapito ed eccitato, il ventre della fonderia da cui si produce il rame, unico vero oggetto del suo amore. E così ,come vediamo fondersi la colata del rame, finalmente sentiamo scaldarsi e sciogliersi il suo cuore.
La scrittura di Levin è analitica, sottile nel tracciare ogni sentimento e insieme forte e potente.
Assolutamente consigliato.
Pia Drovandi
di Ira Levin (Autore) Daniela De Lorenzo (Traduttore) Sur, 2021
I destini di una ricca famiglia newyorkese e di un arrampicatore sociale piacente e spregiudicato si intrecciano quando Dorothy, la figlia più giovane del magnate del rame Leo Kingship, si innamora di un compagno d’università di qualche anno più grande. Qualcosa va storto, però, perché Dorothy resta incinta prima del matrimonio, e i due ragazzi sono costretti a rivedere i loro piani per il futuro. Quello che Dorothy non sa è che i piani del suo fidanzato sono già fin troppo dettagliati, e inclinano pericolosamente dalla parte del denaro più che da quella dell’amore… Un bacio prima di morire è il primo romanzo nato dalla penna (e dal genio) di Ira Levin, l’autore di Rosemary’s Baby. Accolto alla sua pubblicazione, nel 1953, dagli elogi del New York Times e del New Yorker, fu premiato l’anno seguente con un prestigioso Edgar Allan Poe Award; nel corso degli anni la sua perfetta trama «hitchcockiana» ha ispirato due fortunate trasposizioni cinematografiche, la più recente, nel 1991, con Matt Dillon, Sean Young e Max von Sydow.