La saga dei libri di Elena Ferrante.
Elena Ferrante ha scritto un grande libro, il primo volume della quadrilogia: è perfetto, è completo, mette insieme un mondo di relazioni solido, coerente, coeso. Nessuno si chiede chi sia l’amica geniale, nessuno si loda troppo, la concentrazione di concetti e di avvenimenti rende il tutto un affresco complesso e piacevole da decrittare. Ma allungando così tanto la storia, Elena Ferrante riesce a tenere gli stessi elementi positivi del primo libro ma si costringe ad annacquarli, a stiracchiarli per altre milleseicento pagine. Ed ecco allora che un po’ si sfilaccia, che i personaggi perdono la presa con le caratteristiche che li definiscono e che, miseramente, si ritrovano a elemosinare le lodi del primo che passa, passandosi la genialità come se fosse una patata bollente. Jacopo Cirillo, Linkiesta
L’amica geniale di Elena Ferrante è il primo libro di una tetralogia, i libri che seguono sono Storia del nuovo cognome (2012), Storia di chi fugge e di chi resta (2013) ed infine Storia della bambina perduta (2014), in realtà potremmo vederlo come un unico libro molto lungo poiché è la storia di due donne dall’infanzia fino all’età adulta.
Ho quasi timore a scrivere quel che penso di questa saga. Ne ho letto recensioni entusiastiche, sento dire che non si vede l’ora di conoscere chi si nasconda dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante, grande successo di pubblico e critica… eccetera eccetera.
Io ho investito ore a leggere questi libri, ho investito le mie tessere Regalo Feltrinelli per acquistarli, e ora se ci penso… io i libri li ho trovati prolissi, inutili, a tratti fastidiosi.
La lettura scorre, certamente le vicende personali e familiari dei personaggi incuriosiscono, un po’ come accadeva con i fotoromanzi dalla parrucchiera che desideravi finire a tutti i costi, ma da qui a definirli capolavori, o belle letture, per me ce ne passa.
Di sicuro in un momento in cui si vendono centinaia di migliaia di copie di 50 (o 100) sfumature di grigio, di nero ecc. , dei mappazzoni così possono sembrare anche dignitosi, ma le letture belle sono altre. Suvvia.
Ecco, la fiction che riprende questi testi li colloca proprio esattamente in questo segmento.
È un periodo in cui vanno molto le serie tv, e ci sta. Ed esattamente questo é il punto, per me: si tratta di una narrazione che contempla la vita di due “amiche” (e qui ci sarebbe molto da discutere sul concetto di amicizia e soprattutto di amicizia fra donne – ahimè che brutta figura facciamo -) dall’infanzia fino alla vecchiaia, con alcuni, pochi a dire il vero, per me, vertici di bellezza.
Ma tant’è. Le due protagoniste, Lila e Lenú, ci fanno semplicemente compagnia, non sono nè meglio nè peggio di noi, sono uno spaccato di quell’Italia che conosciamo così bene (e qui ci sta un altro ahimè), ma abbiamo così bisogno di ribadire quello che siamo? Di mostrare le bassezze di un rione della Napoli peggiore che immaginiamo? Davvero necessitiamo di questo? Un altro Sentieri, Beautiful, Un posto al sole? Non so.
Alcuni momenti di respiro ci sono, ma si tratta di brevi tratti. Troppo brevi, poi si sprofonda.
Sicuramente guarderò le prime puntate della serie, almeno per vedere se ho proprio buttato tutto questo tempo, oppure mi sono persa qualcosa di importante.
Vogliamo aggiungere quindi la Ferrante ai granchi presi in questi ultimi anni? Aggiungiamola pure…. e avanti coi carri!
#tempobuttato
Barbara Facciotto
Ma è possibile che tutti ora parlano di Elena Ferrante e la sua quadrilogia? Per la miseria e uscita anni fa, vecchia e digerita. Meravigliosa ma qualcuno ha mai letto gli altri libri della Ferrante? Io tutti, sfido tutti i critici che lo abbiano fatto. Parlassero con me, conosco tutto da decenni. Benedetta televisione inutile! Per anni si è discusso di chi fosse la Ferrante, tutto il mondo dov’era? È stupenda meravigliosa, studiatela invece di leggerla soltanto, leggete fra le righe. Grazie non ce l’ho con te, ci mancherebbe, ma ne ho le tasche piene di tutti questi che si ricordano che esiste una scrittrice come Elena Ferrante.
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Io pensa che non ho mai letto nemmeno una riga, non intendo nemmeno farlo per questo ma ho apprezzato la tua considerazione in un momento in cui sembra che non si possa leggere altro. Già di base non ho mai apprezzato il fatto che nessuno sapesse chi sia in realtà lo scrittore che si nasconde dietro questo nome fittizio, che potrebbe benissimo essere un collettivo di premi letterari messi a tavolino per vincere altri premi e continuare a far parlare di sé. Probabilmente sono di parte o in qualche modo condizionata da uno schiocco pregiudizio ma mi è risultata antipatica da subito e ho deciso di passare oltre, facendo per altro pubblicità ad un lavoro che non conosco con queste poche righe.
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ciao ragazze io vi capisco ma Barbara che ha scritto il post ha letto i libri questa estate, è arrivato adesso qua per la programmazione rigorosamente a muzzo che applico ai post, quindi la tempistica è realtiva, in questo caso. Io vi do completamente ragione a metà (:-P), ma perchè secondo me è ovvio che si parli tanto di questa autrice nonchè serie di libri nonchè serie TV ma per forza, ha avuto successo in Italia e se uno legge normalmente è chiaro che ci incappi, prima o poi. Io sono dell’idea di leggere almeno il primo della serie, per farmi un’idea, toh. Lorenza
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Comunque anche nel gruppo FB, un’altra ragazza ha scritto da poco di aver iniziato il primo dei libri sull’onda della serie Tv, e non le sta piacendo, apriti cielo, bombardamento di post pro e contro. E’ impossibile sottrarvisicisi! Lorenz
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