Io ho iniziato così. Solo che adesso non posso mica mettermi a recensire il bardo… posso solo riportare le considerazioni della prefazione del prof. Lombardo che mette in guardia sul limitarsi a definire il Macbeth la tragedia dell’ambizione, quando essa è, anche, tragedia dell’amore, della solitudine, del male, della paura e dell’angoscia.
“Siamo di fronte a una rappresentazione agghiacciante, a un incubo che pervade l’intero dramma… l’angosciosa prigione in cui Macbeth, come un personaggio di Edgar Allan Poe, rinchiude se stesso”.
E dopo questa rilettura sono pronta per il film!
Arianna
