Sto leggendo la nausea di jean paul sartre, libro simbolo dell’esistenzialismo. Non so dirvi ancora se mi piace o no e sono quasi a metà. I libri di questo genere che cercano di analizzare e raccontare la vita interiore di ciascuno di noi sono molto complessi, e anche se spesso molto veri, non sono semplicissimi. Come dice Lorenza Inquisition ( ho fatto subito mia la sua frase) “la vita è troppo breve per leggere libri brutti”. Non che “La nausea” di Sartre sia brutto, offre in certi punti spunti molto interessanti, ma si perde, e anche per capire cosa era questa sensazione di nausea ho letto delle critiche. Siccome mi dispiace sentirmi deficiente e non riuscire a leggere libri considerati capolavori, lo riprenderò quando il mio spirito sarà più predisposto. Intanto parliamo di questo libro venuto dopo, di Charlotte Link. Non so quanti di voi la conoscano, finora ho letto vari libri suoi e non ha sbagliato un colpo. È bravissima nelle descrizioni delle persone e delle personalità più o meno disturbate: da un padre il cui unico motivo di vita è mantenere una facciata borghese e rinchiude il figlio malato in capo al mondo e se ne dimentica, a lei la protagonista, donna che non ha mai imparato a risolvere i problemi da adulta e scappa. I suoi libri sono sempre ambientati in inghilterra o nel nord della francia. Le protagoniste, quasi sempre donne, dalla germania per un motivo o l’altro arrivano sempre in Inghilterra. Certi suoi libri sono storici, e lei perfettamente secondo me ricostruisce un periodo e la miseria, ma soprattutto è brava nel descrivere gli stati d’animo, dalla depressione alla paura. Questo non è storico. È ambientato in epoca pre telefonino ed ha un finale amaro. Ma è ugualmente bello, e se volete un libro malinconico, ma non troppo impegnativo, lo consiglio. L’ho letto in 2 giorni. Voto 7/10
maria bonaria dentoni
DESCRIZIONE
per la prima volta da quando si è trasferita in Germania, Janet Beerbaum si sente diversa: libera, senza passato e senza futuro, senza vincoli e impegni. Il suo viaggio nel Kent finalmente la fa sentire a casa, nel suo ambiente e con la gente giusta. Ritrovare a Londra Andrew, l’ispettore di polizia di cui era da sempre innamorata, la farà sentire, dopo tanti anni, una donna ancora in grado di amare e di essere amata. Eppure Janet sa di avere delle grosse responsabilità nei confronti della famiglia che ha creato, verso Phillip, suo marito, uomo mite e sempre disponibile, e verso Mario e Max, i suoi affascinanti e inseparabili gemelli, che però le causano non poche preoccupazioni Andrew non può aiutarla, né può indagare sulle cause che l’hanno spinta a ritornare da lui: qualcosa gli impedisce di comprendere qual è il tipo di relazione in cui ora Janet lo vuole coinvolgere, ma il suo istinto di poliziotto e la sua ostinazione gli suggeriscono di indagare a fondo. Qual è il segreto di Janet? Da che cosa sta scappando? Perché appare così turbata quando lui le racconta dell’assassino che ha catturato e che sta per essere processato? E, soprattutto, quando viene a sapere che Mario è in Provenza in vacanza con la sua ragazza, l’equilibrio che Janet si era imposta comincia precipitosamente a frantumarsi. Un turbine di eventi sconvolgerà la vita di tutti, il passato tornerà imperioso a saldare i conti, ma fino a che punto Janet si spingerà per salvaguardare le persone che ama veramente?
