Io non sarò come voi – Paolo Cammilli #paolocammilli #iononsaròcomevoi

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In un’anonima cittadina della Versilia si intersecano le vicende di 2 famiglie,
una proletaria e l’altra borghese.
Gli Arricò e i Valenti.
Tutto intorno, un corollario di comprimari non meno importanti ai fini della narrazione.
Una storia di gelosie e vendette, di una passione bruciante che si trasforma in odio e conduce alla follia.
Una storia cruda, diretta, brutale che però l’autore è bravo a stemperare con la sua ironia e con l’uso di improbabili metafore, facendo sì che a picchi di altissima tensione si alternino altri di puro divertimento.
Un romanzo che fa riflettere sull’importanza della comunicazione nei rapporti umani e soprattutto, come si evince dal titolo, sull’importanza di accettarsi così come si è, magari anche “perdenti” o “sfigati” per il resto del mondo, ma comunque se stessi.
Perchè si è veramente qualcuno solo nella nostra autenticità,
non certo omologandosi agli altri, conformandoci con essi e volendone a tutti i costi scimmiottare gli atteggiamenti…
atteggiamenti che,n el migliore dei casi, nemmeno ci appartengono.
Consigliato!

cinzia n cappelli

Di cosa parla: A Lido di Magra, un paesino di poche anime e una manciata di case a qualche chilometro dalla Versilia, il mare c’è, ma solo d’estate. Perché la vita da queste parti dura il tempo di una stagione. Fabio Arricò, figlio di un cavatore appena licenziato dalle derive della crisi, è un ragazzo normale. Ma a diciassette anni, essere normali significa fare quello che fanno gli altri, adeguarsi alle scelte del gruppo anche se capisci che sono sbagliate. Il gruppo, però, ha un punto debole e si chiama Caterina Valenti. Lei è tormentata, agguerrita e irriverente. Troppo bella e irriguardosa per non innescare un ambiguo corto circuito. Sorda al sentimento che Fabio si rifiuta di confessarle, ma che neppure riesce a nascondere. Di più. C’è qualcosa nel suo sguardo che svela uno strano piacere nell’umiliarlo e farlo soffrire. Come se avesse qualcosa da fargli pagare. Gli adulti, un campionario di figure umane comiche e inconcludenti, arrivano sempre tardi. In questo piccolo mondo nel quale sonnecchiano esistenze comuni, si soffre, si ama, si lotta ma sempre nel modo sbagliato. Prima ferendo, poi nascondendo la faccia. E il risultato, un congegno a orologeria che si carica con la frustrazione, è l’odio più incontrollato, quello che trascina a fondo. Quello che ti obbliga a ideare una notte di violenza inaudita ai danni di chi non può difendersi.

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