Ci ho messo “solo” quindici anni a decidermi a leggere il primo libro della serie sullo shopping della Kinsella – I love shopping, nell’edizione italiana – e devo ammettere che a ogni capitolo la tentazione di scaraventare il volume contro il muro e lasciar perdere diventava più forte. Sarà che lo shopping mi lascia abbastanza indifferente e che le dipendenze, anche se allo shopping sfrenato, mi sembrano tutte tragiche e sorriderne mi sembra fuori luogo, ma ho fatto molta fatica a “relazionarmi” con Rebecca, la protagonista. C’è stato un momento in cui mi sono detta che lo scopo del romanzo doveva essere morale, ma l’epilogo non è propriamente in linea con quel che mi aspettavo, la redenzione è solo parziale e vira comunque in una direzione che serve a conservare al limone un po’ di succo da spremere in seguito. Pollice verso, anche se il romanzo è scritto bene e la trama è ben costruita.
maria silvia riccio
Inqui: Qua nel gruppo c’è tutto un giro di ragazze fan, io devo dire che ho letto solo il primo, ed è più o meno la storia della mia vita se togliendo vestiti e borse metti biglietti x concerti e libri. E mi è anche piaciuto e mi ci son divertita, salvo anche trovare in becky e nelle sue vicende una serie di cose frustranti che mi hanno fatto decidere di non leggere i vari seguiti, tipo che alla fine di base è tutto spesso troppo idiota, e soprattutto tutto si ripete sempre uguale all’infinito. Detto ciò idea carina carina e personaggi simpamici in genere, a parte Becky, e non scrive affatto male.
Lazzìa: ma nooo a me piace! io mi sconsolo, ecco
maria silvia: non mi ti sconsolare, dai! è che proprio non mi ha divertito, la Becky. Mi ha angosciato. L’avrei presa a ceffoni, altro che, lei e tutti i suoi sogni ad occhi aperti. Il problema è che non ho il gene dello shopping e non mi parte l’empatia, solo il fastidio…
