E forse è normale, andando avanti con gli anni, pensare alle traiettorie che ti hanno portato ad essere ciò che sei qui ed ora, un tornante, una scorciatoia, una strada secondaria e potevo essere là, chissà dove, forse sarebbe stato meglio forse no, forse non è stato poi tutto sbagliato forse era meglio così forse ma forse ma si. Pe falla corta pe falla breve, Cesare è un vecchietto che je darei du sberloni a mano smerza e poi me lo ciancicherei in un abbraccio (anche se nè a me nè a lui piacciono le smancerie). La storia di Cesare si pappa in un sol boccone e va giù liscia liscia, e te la gusti e ti lascia un sapore buono. Mi ha ricordato il vecchietto di un calcio in bocca fa miracoli del coniglio nostro, anch’esso dispettoso e insopportabile e irresistibile. Mi piace. Farò anch’io l’elenco delle piacitudini, prima o poi. E mi piace pure la Pulce de noantri che l’ha suggerito e recensito da leccarsi i baffi. E ora ce vorebbe proprio un bel bicchiere di rosso, alla salute di Cesare e de tutti li sua.
La tentazione di essere felici – Lorenzo Marone
Stefania Lazzìa
