Per i molti “fedeli” di Italo Calvino presenti in questo gruppo riporto una riflessione di Sergio Sozi (scrittore, critico letterario, giornalista culturale, traduttore al Periodico Inchiostro, Giornale dell’Umbria):
“Nel 2015 sono trenta anni dalla scomparsa di Italo Calvino: importa a qualcuno? Mille (giuste) ricorrenze al Salone di Torino 2015, ma non questa. Perché? Perché… “è un mondo difficile” come cantava quello là. Perché al Salone di Torino la preoccupazione principale è quella di distinguersi dall’abbraccio mortifero dell’Expo di Milano (almeno così sembra leggendo le dichiarazioni del patron). Perché questo è un paese di gente che sogna di scrivere (e chissà se legge e cosa). Perché la buona, sana, grande scrittura (come quella di Calvino) è come l’ombra della quercia secolare: il sottobosco vegeta come può…. un grande scrittore in un Paese è un patrimonio da tener vivo, non un prodotto usa e getta”.
L. Dainese

Be’, qui si e’ fatto una miscela di opinioni mie ed altrui, comunque sottoscrivo e ringrazio.
Sozi
"Mi piace""Mi piace"
Mi dispiace per l’imprecisione, di solito siamo meno confusionari! grazie per la pazienza
Lorenza Maggi
"Mi piace""Mi piace"
Grazie a loro. Prossimamente sul blog La casa di carta un mio articolo commemorativo su Calvino. Almeno noi ce lo ricordiamo – meglio ancora: continuiamo a leggerlo.
Cordialmente
Sozi
"Mi piace""Mi piace"
Spero vi interessi che il mio modesterrimo pezzo su Italo Calvino e’ appena uscito sul blog letterario La Casa di Carta…
Salutoni
Sozi
"Mi piace""Mi piace"
Certo! grazie, metto subito il link sul gruppo così se lo leggono. E pure qua. E mettiamo ‘sti link! 🙂
Lorenza
"Mi piace""Mi piace"