“Dona Flor e i suoi due mariti” di Jorge Amado. Nelle mie libere peregrinazioni tra libri di ogni genere mi sono trovata fra le mani questo di cui ricordavo in modo indistinto di aver sentito parlare, probabilmente anni fa. Non avevo mai letto niente di Jorge Amado né sapevo nulla di lui , così mi sono tuffata nella lettura di questa sua corposa opera con tanta curiosità. Risultato: mi è piaciuta proprio tanto, fin dalle prime pagine, soprattutto per lo stile lieve, la sottile ironia con cui viene raccontata la straordinaria vicenda della giovane Flor, di Vadinho, il suo primo marito, giocatore, donnaiolo, il cui unico scopo è( sia da vivo che da morto) la soddisfazione del proprio piacere e del secondo marito, il serissimo e noiosissimo Teodoro. Ma nel romanzo c’è molto di più… c ‘ è la società cosmopolita di Bahia, ci sono le sue ricette tipiche, gli spiriti e i riti di origine africana, le feste piene di colori e suoni . È una storia corale all’ ennesima potenza, ma anche una favola surreale che diverte e fa sognare.

morena bonetti