Flush, vita di un cane – Virginia Woolf

flush

Conoscere spesso e volentieri significa capire. Capire non significa amare, o almeno non sempre, non necessariamente. Conoscere e quindi capire a volte per me significa riuscire a mettersi nelle scarpe del qualcuno che stiamo conoscendo, non avere pregiudizi, non idee preconcette, non sentito dire, non “l’ha detto il tiggì”. Conoscerci l’un l’altro e capirci, ah se sarebbe bello.

Nella fattispecie, io mi vanto un cincinino di conoscere i cani, la consistenza dei polpastrelli, quel punto di velluto dietro le orecchie, l’umidità del tartufon, la dolcezza dei loro sguardi posati su di noi. Ho vissuto la mia vita con alcune di loro, molto amate, molto. Credo di riuscire in parte ad interpretare i loro pensieri, i loro desideri, i segni che ci inviano. Ebbè, ma io sono davvero una dilettante se confrontata alla inarrivabile Virginia de noantri e al suo (che poi non era suo, era della Elizabeth) Flush. Uno splendido spaniel con una vita ricca e avventurosa, l’ho amato moltissimo.

E ho guardato le mie pupe con l’occhio ancor più commosso e riconoscente del solito, dopo aver finito il libro. Grazie a Sonia per averlo suggerito e grazie a Dio per aver inventato queste meravigliose creature…

Flush, vita di un cane – Virginia Woolf

Lazzìa

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