Sono un vecchiaccio.
Dovrei dire che sono una persona anziana, come mi hanno insegnato i miei genitori per i quali chiunque, anche un infanticida antropofago, arrivato a una certa età meritava rispetto.
La verità, però, è che sono un vecchiaccio.
Uno stralcio di pensieri e di vita quotidiana visti con gli occhi di un irriverente settantaseienne che non si sente ancora troppo vecchio nonostante i piedi ben piantati nella realtà; sempre sopra le righe e con una battuta sarcastica pronta a sfuggirgli dalle labbra,vive ogni situazione con cinica spensieratezza. Il libro offre perle di saggezza, risate e qualche lacrima ma forse non coinvolge fino in fondo.
È un libro però molto riuscito, il personaggio è azzeccato, così come l’andamento della narrazione, volutamente nn lineare. In certi passaggi ho riso di cuore, in altri ero un po’ triste, ma alla fine nell’insieme mi sono divertita e intenerita