Bernard Malamud – Il commesso

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Sono da tempo affascinata dalla storia e dal percorso del popolo ebraico, il popolo eletto che si porta sulla schiena, nei secoli, il peso dell’elezione, reietto e benedetto, provato e inclinato dal senso di colpa, piegato dalla storia e illuminato dalla Legge e da sempre rappresentazione viva del Bene e del Male. Perciò non so ben capire come mi possa essere sfuggito questo commesso, questo Morris Bober, ebreo “tipico”, ennesimo Giobbe in lotta con Dio, giusto dolente e splendente di dignità. Il racconto del suo esercizio di resistenza nel suo piccolo, vetusto, sorpassato negozietto di alimentari a Brooklyn, sopraffatto dal “nuovo” (botteghe moderne, merce di qualità, scaffali nuovi di pacca, sconti sui prezzi, piccoli supermercati che spuntano dall’oggi al domani), il suo rapporto col commesso Frank che ruba e rimette in cassa, perennemente in bilico tra colpa e espiazione, male e redenzione, è una storia minima. E grandissima.

Lazzìa

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