che dire…nobel meritato penso, perché la penna e la sensibilità è davvero al di sopra della media e anche più….sono nove storie di donne, accomunate da una sottile linea nevrotica che le porta a compiere piccoli gesti, piccoli tradimenti più o meno consumati che servono a rivendicare un mondo non-maschile ma in modo femminile, non femminista….ma per come lo racconta lei (non sono le storie, ma il modo di …raccontarle che è davvero particolare) anche un uomo alla fine ha quasi la sensazione per un breve istante di riuscire ad entrare in quel mondo della mente femminile che notoriamente ci è negato….Ho provato empatia per queste donne, spesso piccoli personaggi annegati nel quotidiano melmoso della provincia americana, e per i loro piccoli atti che assumono una dimensione di rottura, quasi di coraggio pur rimanendo confinati nel mondo piccolissimo del rapporto coniugale o tra parenti
non è un libro che avvince per il racconto…è un libro che si ammira.
8/9
Nicola Gervasini
