ieri sera ho dovuto finire questo Dio di illusioni, abbondantemente lodato nonché altro lavoro dell’autrice di quel cardellino che tanto mi ha colpito.
qualche atmosfera comune, l’alcol, le droghe, l’ottundimento, la nebbia della coscienza, ma parlo troppo e mi taccio. piaciuto molto, pur avendomi lasciato una grande tristezza di fondo. non c’è redenzione e io la vado cercando, sempre. forse è per questo che amo tanto i “miei” russi.
Lazzìa
